La famiglia Carrino incarna un legame indissolubile con un’antica usanza: la transumanza, pratica pastorale che si tramanda attraverso generazioni, un patrimonio culturale e agricolo vivo e pulsante. Originari di Frosolone, in provincia di Isernia, i Carrino si sono stabiliti nei primi anni del Novecento nella fertile campagna di Lucera, in provincia di Foggia, dedicandosi all’allevamento della pecora Gentile di Puglia, una razza autoctona a rischio di estinzione, custode di un’eredità genetica preziosa.La storia di questa famiglia è un affresco di resilienza e continuità. Carlo Carrino, il bisnonno, pose le basi dell’attività prendendo in affitto pascoli, dando inizio a un ciclo perpetuato poi da Cristoforo, il nonno, Felice, il padre, e giunto fino ai nipoti, Cristoforo, Domenico e Gianfranco. Oggi, fino a dicembre, circa novecento capi di pecore della masseria Carrino vagano liberamente nei pascoli del subappennino dauno, un’immensa tela verde segnata dai passi degli zoccoli e dal ritmo lento e cadenzato della vita pastorale.“Sono nato con la transumanza,” racconta Cristoforo, veterinario oltre che pastore, un uomo profondamente legato alle sue radici e al futuro della sua terra. I suoi nipoti, giovani donne tra i 19 e i 25 anni, nonostante gli impegni universitari, partecipano attivamente alla gestione dell’azienda, perpetuando una tradizione che si evolve senza perdere la sua essenza. “Siamo rimasti con un piede nella tradizione e uno nel futuro,” spiega Cristoforo, esprimendo una visione di continuità e innovazione.La pecora Gentile di Puglia, con la sua rusticità e capacità di adattamento, è il cuore pulsante di questa attività. La razza, oggi presente in circa cinquemila esemplari in tutta Italia, con una concentrazione di duemilacinquehundred capi in provincia di Foggia, non solo è adatta alla transumanza, ma produce una lana pregiata, carne succulenta e latte ricco di proprietà nutritive. Il futuro della famiglia Carrino è strettamente legato alla valorizzazione di questa risorsa, con la produzione di filati in Piemonte e Toscana e la partecipazione alla filiera Slow Food della Puglia, un progetto che coinvolge anche altri sette allevatori tra le province di Foggia e Bari.La masseria dei fratelli Carrino si apre al pubblico il 7 giugno con una visita guidata che offrirà l’opportunità di partecipare alle attività di trasformazione dei prodotti aziendali, un’esperienza immersiva nel mondo della pastorizia tradizionale. In un’epoca segnata da sfide ambientali globali, preservare la transumanza significa non solo custodire un patrimonio culturale immateriale, ma anche promuovere un’agricoltura sostenibile, che rispetta l’ecosistema e tutela la biodiversità, un esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano coesistere per un futuro più equo e sostenibile.
Transumanza a Lucera: la famiglia Carrino, custodi di una tradizione.
Pubblicato il
