La popolazione del Molise, in particolare quella compresa tra i 15 e i 64 anni, è destinata a subire un’importante riduzione entro il 2035, secondo le previsioni della Cgia di Mestre basate sui dati Istat. In questo decennio potrebbero essere persi circa 21.000 individui appartenenti alla fascia d’età attiva, con una riduzione totale del -11,9% rispetto all’attuale numero di 179.896 persone. Questo dato è particolarmente rilevante se si considera che il Molise si colloca al quinto posto nella graduatoria delle province italiane che registreranno la maggiore flessione della popolazione in età lavorativa, dopo la Sardegna (-15,1%), la Basilicata (-14,8%), la Puglia (-12,7%) e la Calabria (-12,1%).Se si considera il livello provinciale, Campobasso potrebbe essere colpito in maniera particolarmente drammatica, con una riduzione di oltre 15.000 unità entro il 2035. Una perdita simile, sebbene non altrettanto marcata, riguarderebbe l’Isernia. Questo calo è attribuibile all’invecchiamento della popolazione e al conseguente declino dei giovani che contribuiscono attivamente alla forza lavoro del Paese. Il progressivo invecchiamento delle generazioni più anziane, i cosiddetti “baby boomer”, sta portando a un cambiamento demografico significativo nel quale le persone vicine alla pensione lasciano il mercato del lavoro per raggiungere i limiti di età previsti. Il rischio dell'”spopolamento” della fascia d’età più giovane e potenzialmente occupativa sembra minare tutte le 107 province italiane monitorate nello studio, ognuna delle quali registrerà un decremento nella popolazione in età lavorativa entro il decennio successivo.
Molise: riduzione della popolazione di quasi 21 mila persone entro il 2035.
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