27 settembre 2024 – 11:45
La giornata di ieri ha visto un ennesimo episodio di violenza nel carcere di Torino, con la comandante e un agente della polizia penitenziaria che sono stati feriti da detenuti armati di spranghe improvvisate e lamette. L’Osapp ha reso noto che la comandante ha riportato una ferita alla testa che ha richiesto tre punti di sutura, con dieci giorni di prognosi, mentre il sovrintendente ha avuto due giorni di prognosi. Questo grave episodio è solo la punta dell’iceberg di una situazione sempre più fuori controllo all’interno del carcere Lorusso e Cutugno.Il gruppo di detenuti coinvolti nell’aggressione era composto interamente da stranieri provenienti dalla prima sezione del carcere, i quali hanno tentato persino di saccheggiare l’infermeria. È evidente come l’amministrazione penitenziaria abbia abbandonato il personale a sé stesso, esponendolo costantemente a rischi inaccettabili senza fornire gli strumenti necessari per difendersi.La mancanza di un comando effettivo nel carcere di Torino sta contribuendo ad aggravare ulteriormente la situazione già precaria. Nonostante ci siano numerosi dirigenti nell’amministrazione penitenziaria, il carcere è ancora privo di una guida definitiva. Solo grazie a una delicata mediazione è stato possibile ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto dopo l’episodio violento.Il numero totale delle aggressioni nel carcere di Torino quest’anno è salito a 47, con ben 73 feriti tra il personale della Polizia Penitenziaria. La situazione è resa ancora più critica dalla diffusione dello spaccio all’interno del carcere, con droga e cellulari lanciati dall’esterno che alimentano un clima pericoloso e instabile.È urgente intervenire per garantire la sicurezza del personale penitenziario e dei detenuti stessi, altrimenti il rischio che la situazione degeneri ulteriormente è sempre più alto. La necessità di una gestione efficace e attenta del carcere di Torino è evidente, affinché episodi come quello accaduto ieri non si ripetano in futuro.
