23 gennaio 2025 – 12:45
A Torino, la casa rappresenta un luogo di tranquillità e accoglienza per molti connazionali cinesi grazie all’impegno di Ailan Gu, mediatrice culturale e presidente dell’associazione italocinese Zhisong. Giunta in Italia da giovane, ha costruito il suo futuro qui, dedicandosi a far sentire i suoi compatrioti a proprio agio nella nuova realtà torinese. Il progetto Fiumi di culture ha censito 34 associazioni di stranieri sul territorio cittadino, tra cui quella guidata da Ailan. I ricercatori hanno analizzato il patrimonio culturale immateriale delle comunità provenienti dalle aree del Maghreb e Mashrek, dal subcontinente indiano, dalla Cina e dai paesi limitrofi, rivelando una varietà di origini e tradizioni coinvolte.Le associazioni coinvolgono persone provenienti da diverse parti del mondo come Cina, India, Egitto, Pakistan e altre regioni musulmane. Oltre alle organizzazioni formali, vi sono gruppi informali che contribuiscono al dialogo e all’integrazione sociale. Attraverso incontri sulla cultura italiana con i giovani cinesi durante le festività natalizie, si promuove la conoscenza reciproca e l’identificazione con la città: l’obiettivo è far sentire questi ragazzi parte integrante della comunità torinese.L’integrazione passa anche attraverso le scuole che svolgono un ruolo fondamentale nel favorire lo scambio interculturale. Tuttavia, è necessario investire maggiormente nella formazione degli insegnanti sulla multiculturalità per garantire un ambiente inclusivo ed educativo. Esempi positivi come quello della maestra che ha incoraggiato un bambino cinese a condividere la propria cultura con i compagni italiani dimostrano quanto sia importante promuovere la diversità all’interno del contesto scolastico.In conclusione, l’iniziativa di Ailan Gu e delle numerose associazioni presenti a Torino rappresenta un ponte tra culture diverse che lavorano insieme per favorire l’integrazione e la convivenza armoniosa in una società sempre più multiculturale.