La tragedia avvenuta a Falerna il 23 maggio scorso, con la morte di un uomo in piazza a seguito di un malore, ha innescato un’indagine che ora ricade nella competenza della Procura di Lamezia Terme. L’inchiesta, nata dalla denuncia sporta dal commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, Antonio Battistini, rappresenta un punto di rottura nella gestione dei servizi di emergenza e continuità assistenziale sul territorio.La vicenda si è sviluppata a seguito di un’indagine interna, avviata proprio a seguito della segnalazione di una grave carenza nell’erogazione dei servizi sanitari. Il commissario Battistini, nel suo atto di denuncia, ha allegato un documento cruciale: una lettera del sindaco di Falerna, Francesco Stella, che testimoniava la crescente preoccupazione per le difficoltà incontrate nella cittadina riguardo all’accesso alle cure mediche. Questa corrispondenza, a sua volta, rivela una situazione preesistente, caratterizzata da un progressivo deterioramento della rete di assistenza sanitaria locale.La morte dell’uomo, verificatasi mentre cercava aiuto presso la postazione di Guardia Medica, solleva interrogativi profondi sulla responsabilità e sull’adeguatezza dei servizi offerti. Non si tratta solo di una questione individuale, ma di un campanello d’allarme che indica potenziali lacune strutturali nel sistema sanitario provinciale. L’episodio evidenzia la fragilità di un modello di assistenza basato sulla presenza fisica dei medici in postazioni periferiche, particolarmente vulnerabile a fattori quali la carenza di personale, la gestione delle assenze e l’organizzazione dei turni.L’intervento della Procura di Lamezia Terme assume quindi un significato particolare, segnando l’inizio di un processo che potrebbe portare alla luce le cause profonde della tragedia e individuare i responsabili. L’indagine non si limita a chiarire le dinamiche del 23 maggio, ma mira a ricostruire il quadro complessivo della gestione dei servizi sanitari a Falerna, esaminando contratti, protocolli, procedure operative e rapporti tra l’azienda sanitaria e i professionisti coinvolti.Il caso, amplificato dalla denuncia formale e dalla successiva trasmissione degli atti alla magistratura, rischia di innescare un dibattito pubblico più ampio sulle condizioni dei servizi sanitari in aree marginali, dove l’accesso alle cure è spesso compromesso da barriere geografiche, demografiche ed economiche. La vicenda di Falerna diventa, in questo senso, un paradigma di una crisi sistemica che richiede interventi urgenti e strutturali per garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute, un diritto costituzionalmente garantito ma spesso disatteso sul campo.
Falerna, indagine sulla morte: carenze sanitarie sotto la lente.
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