La vicenda che coinvolge il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e l’inchiesta per presunta corruzione, è stata al centro di un’intervenzione chiarificatrice del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio, durante il festival “Trame” a Lamezia Terme. L’intervento, volto a dissipare ombre e ricostruire la cronologia degli eventi, ha messo in luce l’agire istituzionale della Procura e i limiti procedurali che governano tali situazioni.Il Procuratore Curcio ha esordito con una dichiarazione di principio: l’azione giudiziaria non presuppone un’assunzione di colpevolezza, ma un dovere di accertamento. “Non siamo i carnefici di nessuno,” ha affermato, ribadendo il diritto di ogni individuo alla difesa e sottolineando la natura fisiologica dell’attività della Procura.L’inchiesta, iniziata nel maggio 2024 quando Curcio era ancora a Lamezia Terme, ha portato alla notifica a Occhiuto e agli altri indagati di un avviso di proroga delle indagini preliminari, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura. Tale atto, come ha spiegato il Procuratore, è una procedura standard che permette di continuare le indagini in un caso complesso, senza precludere al Presidente della Regione il diritto alla difesa.La contestazione di Occhiuto, secondo cui gli sono state pre-
Occhiuto e l’inchiesta: il chiarimento del Procuratore Curcio
Pubblicato il
