mercoledì 27 Agosto 2025
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Omicidio a Isola Capo Rizzuto: arrestati per la morte di Filippo Verterame

La comunità di Isola Capo Rizzuto è scossa da un tragico evento che ha spezzato la giovane vita di Filippo Verterame, 22 anni, vittima di un omicidio brutale avvenuto sulla spiaggia de Le Cannella.

Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Crotone, Assunta Palumbo, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque individui – Francesco Paparo, 59 anni, Antonio Paparo (40), Giuseppe Paparo (39), Giuseppe Verterame (57) e Alessandro Bianco (44) – implicati nella violenta rissa che ha condotto alla morte del giovane.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Pasquale Festa, hanno ricostruito un quadro allarmante di escalation di violenza, mettendo in luce il ruolo determinante di ciascuno degli imputati nello sviluppo degli eventi.

Giuseppe Paparo, in particolare, è al centro delle accuse, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio di Filippo Verterame e responsabile del tentato omicidio dello zio, Giuseppe Verterame, gravemente ferito durante la stessa colluttazione.

La dinamica dell’evento suggerisce una caccia all’uomo, con Paparo che avrebbe inseguito la vittima prima di sferrare il colpo mortale alla gola.

Al medesimo Paparo sono contestati anche il porto abusivo di arma da taglio e lesioni aggravate nei confronti di Alessandro Bianco, altro soggetto coinvolto nella vicenda.

L’ipotesi di legittima difesa, avanzata in un primo momento, è stata respinta dal GIP, evidenziando la gravità e la sproporzione delle azioni messe in atto da Paparo.

Giuseppe Verterame, a sua volta, dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio, avendo reagito con diverse coltellate nei confronti di Giuseppe Paparo, provocandogli una perforazione polmonare, e per lesioni aggravate a Francesco Paparo.
Carmine Verterame, padre della vittima, è attualmente indagato a piede libero.

La decisione del GIP di disporre la custodia cautelare è stata motivata dalla pericolosità degli indagati, dalla loro apparente incapacità di controllare gli impulsi aggressivi e dal rischio concreto di inquinamento probatorio.
La misura restrittiva mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire l’integrità del processo giudiziario.
La tragica scomparsa di Filippo Verterame ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità di Isola Capo Rizzuto.
Un gesto di altruismo ha permesso alla famiglia di autorizzare l’espianto degli organi del giovane, offrendo una speranza di vita ad altri pazienti.
I funerali, celebrati nella cattedrale locale, rappresentano un momento di cordoglio e riflessione per l’intera comunità, mentre le autorità giudiziarie lavorano per fare luce sulla dinamica degli eventi e assicurare alla giustizia i responsabili di questo atto di violenza.

L’episodio solleva interrogativi urgenti sulla necessità di contrastare la criminalità e promuovere una cultura della legalità e del rispetto della vita.

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