L’inchiesta “Pulizia di Progetti”, condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Crotone, ha portato all’esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti dell’organizzazione di volontariato “Piccola Italia”, attiva in diverse località calabresi. L’azione, disposta dalla Procura della Repubblica di Crotone e coadiuvata dal Reparto Operativo di Napoli, si inserisce in un quadro di presunte irregolarità nell’utilizzo di risorse pubbliche destinate a progetti di utilità sociale.L’indagine, partita da un’analisi approfondita dei flussi finanziari e dei rendiconti presentati dall’associazione, ha portato a ipotizzare reati di malversazione a danno dello Stato, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata per ottenere erogazioni pubbliche indebitamente. Si sospetta una sistematica deviazione di fondi, per un ammontare complessivo stimato in circa 150.000 euro, accumulati tra il 2018 e il 2024 da una pluralità di enti erogatori.Questi comprendono la Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, che finanzia iniziative volte a promuovere l’impegno civile e la partecipazione dei giovani; il Ministero del Lavoro, con risorse destinate a progetti di inserimento lavorativo e formazione professionale; un ventaglio di 15 Comuni dislocati nelle province di Crotone, Cosenza e Catanzaro; la Regione Calabria, con interventi di sviluppo territoriale e sostegno alle attività sociali; l’Azienda Calabria Verde, responsabile della gestione ambientale e del patrimonio naturale; e il Parco Nazionale della Sila, custode di un’area protetta di inestimabile valore.Le indagini hanno rivelato che le somme, originariamente destinate a sostenere progetti di volontariato, attività socio-assistenziali, iniziative culturali e promozione turistica, sarebbero state impiegate per finalità diverse e non documentate, rendendo impossibile la tracciabilità delle spese. Un elemento critico dell’indagine riguarda anche la contestazione di una presunta frode nell’esecuzione dei servizi convenzionati con gli enti pubblici, con l’associazione che avrebbe realizzato solo una parte dei progetti previsti o, in alcuni casi, li avrebbe completamente omessi. Questa mancanza di esecuzione, unitamente alla deviazione di fondi, configura un quadro di violazione degli obblighi contrattuali e di appropriazione indebita di risorse pubbliche.Il provvedimento di sequestro ha interessato la sede operativa dell’associazione, un conto corrente bancario presso la Bper di San Giovanni in Fiore, contenente una somma di 5.000 euro, e la documentazione contabile e amministrativa conservata presso i diversi enti erogatori, i Comuni coinvolti e una società campana specializzata in attività di formazione. Il materiale sequestrato è stato affidato all’amministratore giudiziario e al custode nominati dalla Procura, i quali proseguono le indagini sotto la direzione del procuratore Domenico Guarascio, con l’obiettivo di ricostruire l’intera catena di eventi e individuare tutti i responsabili di queste presunte irregolarità. L’inchiesta “Pulizia di Progetti” si preannuncia quindi un’operazione complessa e articolata, volta a tutelare l’integrità del sistema di finanziamento delle attività sociali e a garantire la corretta destinazione delle risorse pubbliche a beneficio della comunità.
Sequestrata Associazione: Inchiesta su Fondi Deviazione in Calabria
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