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martedì 28 Ottobre 2025

Carfizzi: la giustizia amministrativa conferma Amato sindaco

A Carfizzi, la vicenda elettorale culminata con la riconferma di Mario Antonio Amato a sindaco rappresenta un caso emblematico di come la giustizia amministrativa si interpona per salvaguardare la regolarità delle procedure democratiche e la volontà popolare.
Il risultato, ottenuto con 156 voti contro i 122 di Giovanna Macrì, conferma il mandato al sindaco uscente, ma è l’iter che lo ha preceduto a sollevare questioni di notevole interesse giuridico e politico.

La ripetizione del voto, circoscritta alla sezione numero 2, era divenuta necessaria in seguito al rilevamento di un’anomalia nel conteggio delle schede durante le elezioni comunali del 9 giugno 2024.
La scoperta, apparentemente minore – la mancanza di due schede – ha scatenato un complesso processo di verifica da parte del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Calabria e, successivamente, del Consiglio di Stato.
Queste istituzioni, nell’esercizio del loro ruolo di garanti della legalità, hanno ritenuto opportuno disporre una nuova consultazione per assicurare la piena attendibilità del risultato.
La decisione di limitare la ripetizione alla sola sezione 2 ha implicato una valutazione attenta della portata dell’errore e del suo potenziale impatto sull’esito complessivo delle elezioni.

Sebbene l’anomalia possa aver influito sulla distribuzione dei voti all’interno di quella specifica sezione, la giustizia amministrativa ha ritenuto che una ripetizione generale avrebbe comportato costi e disagi eccessivi, senza necessariamente garantire un risultato più corretto.
Il nuovo scrutinio non solo ha riconfermato la vittoria di Amato, ma ha anche ampliato il suo margine rispetto alla sfidante Macrì, portando lo scarto complessivo tra i due candidati a 23 preferenze.
Questo dato rafforza la percezione di una solida base elettorale a favore del sindaco uscente e suggerisce che la questione sollevata dall’anomalia era, in definitiva, di natura marginale.

I legali di Amato, Vittorio Gangale e Oreste Morcavallo, hanno espresso soddisfazione per l’esito, ribadendo la loro convinzione che l’ipotesi di un fenomeno di “scheda ballerina” – ovvero la presenza di schede manipolate o irregolari – fosse infondata.

La vicenda, pur risolvendosi con la riconferma del sindaco, ha comunque evidenziato la crescente attenzione verso la trasparenza e la correttezza delle procedure elettorali, ponendo l’accento sull’importanza di un controllo accurato e imparziale in ogni fase del processo democratico.
L’episodio di Carfizzi, pertanto, si configura come un monito a vigilare costantemente sulla salvaguardia dei principi fondamentali che sostengono la legittimità delle elezioni e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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