La Calabria ha formalmente eletto Roberto Occhiuto alla carica di Presidente della Regione, una proclamazione ufficiale resa nota dall’Ufficio Elettorale Centrale presso la Corte d’Appello di Catanzaro.
Questo ritorno alla guida regionale di Occhiuto si configura come un nuovo capitolo, successivo alle dimissioni che hanno innescato un voto anticipato, interrompendo il percorso originario dell’amministrazione.
Il compito che attende il Presidente riconfermato è complesso e articolato.
Oltre alla necessità di formare una nuova Giunta, una sfida che lo porterà a Roma per consultazioni con i leader nazionali dei partiti che lo sostengono, emerge la questione cruciale dell’insediamento del Consiglio regionale e la sequenza ottimale per l’attivazione del Governo.
Questa decisione, apparentemente tecnica, racchiude implicazioni significative per la governance e l’efficacia delle politiche regionali.
Occhiuto ha espresso l’intenzione di procedere con un ampio confronto programmatico con le forze politiche di coalizione, sottolineando la necessità di equilibrare le scelte in termini di rappresentanza territoriale e di genere.
La composizione della Giunta, infatti, dovrà riflettere non solo le dinamiche interne ai partiti, ma anche rispondere a un’esigenza di equità e inclusione che il tessuto sociale calabrese esige.
La mera conformità a logiche di spartizione non è più sufficiente; è imperativo costruire un’amministrazione capace di incarnare un progetto di sviluppo condiviso.
Un aspetto rilevante, introdotto dalla legislatura precedente, è la disciplina relativa ai consiglieri supplenti, che inevitabilmente orienterà le indicazioni dei partiti.
Tuttavia, Occhiuto ha rimarcato la necessità di un’attenta valutazione delle competenze e delle qualità dei consiglieri, superando la mera logica di appoggio politico.
L’opportunità di ricoprire un incarico di assessore deve essere vista come una prova di responsabilità, un banco di prova per dimostrare capacità di gestione e visione strategica.
Parallelamente alla formazione della Giunta, il Presidente ha annunciato un’imminente riorganizzazione della macchina amministrativa regionale.
Avvalendosi dei poteri monocratici, Occhiuto intende procedere con una revisione dei vertici dirigenziali, con la decadenza degli attuali dirigenti generali e una successiva valutazione dei profili, con l’obiettivo di individuare le figure più idonee a guidare la Pubblica Amministrazione regionale.
Questo processo di rinnovamento, se ben gestito, potrebbe rappresentare un volano per l’efficienza e la trasparenza dell’azione amministrativa, un fattore cruciale per recuperare la fiducia dei cittadini e contrastare fenomeni di inefficienza e corruzione che hanno storicamente afflitto la Regione Calabria.
La sfida è ardua, ma l’auspicio è che questa riorganizzazione segna l’inizio di un nuovo corso per la Calabria, orientato verso la crescita sostenibile e il benessere dei suoi abitanti.







