La recente escalation del conflitto israelo-palestinese, con le sue immagini di devastazione e sofferenza che emergono da Gaza, impone una risposta morale e politica che trascenda confini geografici e ideologici. Il gesto del sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nell’illuminare la facciata di Palazzo Alvaro con la bandiera palestinese, si configura non come un atto isolato, ma come un segnale di solidarietà universale che si unisce a un coro crescente di voci che invocano la fine della violenza e l’affermazione del diritto alla dignità umana.Questa presa di posizione, vigorosa e inequivocabile, riflette un dovere etico imprescindibile: non voltare lo sguardo di fronte a un dramma che coinvolge intere generazioni, soprattutto bambini, vittime innocenti di un conflitto perpetuato da logiche di potere complesse e dolorose. La sofferenza palpabile che emerge da Gaza, documentata da immagini che lasciano un segno indelebile nella coscienza collettiva, non può essere ignorata né giustificata da narrazioni riduttive o strumentali.L’appello alla fine delle ostilità non è un mero auspicio, ma un imperativo dettato dal diritto internazionale e dai principi fondamentali di umanità. Si unisce al monito costante del Papa, che ha più volte invocato il cessate il fuoco e la ricerca di soluzioni pacifiche, e all’azione formale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha adottato risoluzioni mirate a promuovere il cessate il fuoco immediato, la fine dell’occupazione e la creazione di uno Stato palestinese sovrano, in grado di garantire la sicurezza e il benessere della sua popolazione.È cruciale sottolineare che questa presa di posizione, animata da un profondo senso di giustizia e compassione, non va fraintesa come un atto di ostilità verso alcuna comunità o religione. Al contrario, si pone come una ferma condanna di ogni forma di violenza e di oppressione, con particolare attenzione alla protezione delle popolazioni civili, in particolare dei bambini, vittime sprovvedute di un conflitto che non hanno scelto. Il Comune di Reggio Calabria, con l’approvazione unanime della risoluzione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, ha già dimostrato il suo impegno in questa direzione, auspicando un futuro di pace e prosperità per tutti i popoli del Medio Oriente. L’auspicio è che questo gesto, e quelli che lo precederanno e lo seguiranno in altre città e nazioni, contribuiscano a creare un clima di dialogo e comprensione reciproca, affinché si possa finalmente superare la spirale di violenza e costruire un futuro di convivenza pacifica e duratura. La ricerca di una soluzione equa e sostenibile per il conflitto israelo-palestinese rappresenta una sfida complessa, ma la sua realizzazione è un dovere morale per l’intera comunità internazionale.
Reggio Calabria illumina Gaza: un gesto di solidarietà universale
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