08 dicembre 2024 – 11:45
Il sindaco di Colleretto Castelnuovo, Aldo Querio Gianetto, ha recentemente affrontato una controversia legale che lo ha portato a essere condannato dal giudice di pace di Ivrea a pagare una multa di 900 euro, oltre ai danni alla parte civile rappresentata da Giampiero Bozzello Verole. Questo episodio ha suscitato grande interesse mediatico, considerando il passato politico di Querio Gianetto, ex presidente dell’Unione montana Valle Sacra e noto per le sue posizioni contro il green pass durante la pandemia da Covid.La vicenda risale a dicembre 2018, quando durante una riunione della Comunità montana, Querio Gianetto aveva pubblicamente accusato Bozzello Verole, allora direttore dell’Unione montana Valle Sacra, di aver commesso un presunto falso nel suo operato. In particolare, l’accusa riguardava la mancata richiesta di un contributo regionale annuo destinato all’Unione per un importo di 30 mila euro. Successivamente, in un’altra riunione del 27 giugno 2006, Querio Gianetto aveva nuovamente attaccato Bozzello Verole sostenendo che avesse prodotto un atto falso in relazione a un aumento significativo del capitale durante un’assemblea societaria della Segheria Valle Sacra.Il giudice Giampiero Caliendo ha valutato le prove presentate e ha concluso che le accuse mosse da Querio Gianetto non trovano riscontro nella documentazione agli atti. Pertanto, la sentenza ha riconosciuto le dichiarazioni diffamatorie e ha accolto le argomentazioni della parte offesa rappresentata dall’avvocato Luca Fiore.Questa vicenda evidenzia l’importanza della correttezza e della responsabilità nelle dichiarazioni pubbliche, soprattutto quando coinvolgono l’onore e la reputazione altrui. Il caso di Aldo Querio Gianetto serve da monito su come le accuse infondate possano avere conseguenze legali significative e mettere a repentaglio la credibilità e l’integrità delle persone coinvolte.