Una profonda ferita si è aperta a Cassano delle Murge, dove una tragedia inattesa ha spezzato le giovani vite di due fratelli, rispettivamente di 33 e 38 anni. L’incendio, divampato nella tarda serata nella mansarda della loro abitazione nel cuore del paese, ha lasciato una comunità sotto shock e interrogativi dolorosi.L’inchiesta, immediatamente avviata dai Carabinieri, si concentra ora su una lettera rinvenuta sul luogo dell’incendio, un documento che, se confermato, orienterebbe le indagini verso un tragico gesto volontario. Le circostanze che hanno portato a questo evento sono complesse e intrecciate a una storia di sofferenza, come emerge da un quadro clinico preesistente e da evidenti segnali di profonda depressione che affliggevano i due giovani.Il contesto familiare, gravato da una condizione di vulnerabilità, aggiunge ulteriori livelli di comprensione – se non attenuazione – di questa immane perdita. Al momento del rogo, i due fratelli si trovavano soli in casa, mentre la madre, costantemente al fianco del marito e padre, ricoverato in un ospedale di Bari per gravi problemi di salute, era impossibilitata a raggiungerli. La delicatezza della situazione era tale da rendere evidente la fragilità del nucleo familiare, un elemento che non è sfuggito all’attenzione dei Servizi Sociali, che ne seguivano il percorso con attenzione e sensibilità.Questo evento doloroso solleva interrogativi cruciali sulla necessità di un supporto psicologico e sociale più efficace, in grado di intercettare e contrastare i segnali di sofferenza, soprattutto in contesti familiari segnati da difficoltà e vulnerabilità. La tragedia di Cassano delle Murge rappresenta un campanello d’allarme, un monito a investire in prevenzione e a rafforzare la rete di sostegno per individui e famiglie in difficoltà, affinché simili drammi possano essere evitati in futuro. La comunità ora si stringe attorno alla madre e al padre, provati da un dolore incommensurabile, cercando di trovare conforto e comprensione in un momento di profonda disperazione.