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mercoledì 29 Ottobre 2025

Agnelli, irregolarità fiscali: accordo con il commercialista Ferrero.

Il tribunale di Torino ha accolto, con riserva, l’accordo di collaborazione giudiziaria presentato dal commercialista Gianluca Ferrero nell’ambito dell’indagine, tuttora in corso, relativa a presunte irregolarità fiscali connesse alla gestione patrimoniale riconducibile alla famiglia Agnelli, in particolare alla tenuta residenziale di proprietà di Marella Caracciolo.

L’accordo, formalizzato oggi in sede giudiziaria, prevede il versamento di una somma di 73.000 euro a titolo di sanzione pecuniaria, rinunciando così a qualsiasi pena accessoria, come ad esempio restrizioni alla libertà personale o l’interdizione dalle cariche.
La decisione della Procura di Torino, che ha espresso parere favorevole all’accordo, segna una tappa significativa in una vicenda complessa, che ha coinvolto figure di spicco del panorama economico e finanziario italiano.
L’inchiesta, nata da una verifica fiscale di routine, ha progressivamente ampliato i suoi confini, sollevando interrogativi sulla corretta applicazione delle normative tributarie in contesti di elevata complessità patrimoniale, tipici di famiglie facoltose e di elevato profilo.
La decisione finale, che sancirà l’effettiva approvazione dell’accordo di patteggiamento, è attesa per la fine del mese di novembre e dipenderà dalla valutazione del giudice, il quale dovrà ponderare attentamente la natura delle irregolarità contestate, la cooperazione offerta dall’imputato e l’impatto dell’accordo sulla corretta amministrazione della giustizia.
È importante sottolineare che l’accordo raggiunto da Ferrero non ha alcuna ripercussione sulla sua attuale carica di presidente della Juventus Football Club.

La vicenda giudiziaria si concentra esclusivamente sugli aspetti fiscali legati alla gestione di determinati asset e non implica alcuna accusa diretta nei confronti delle sue attività imprenditoriali o del suo ruolo all’interno del club bianconero.
La vicenda pone, inoltre, un tema di riflessione più ampio riguardo alla trasparenza e all’efficacia dei controlli fiscali in relazione a patrimoni ingenti e strutture complesse, spesso caratterizzate da sofisticate architetture finanziarie e giusvalutatorie.

La collaborazione offerta dal commercialista potrebbe fornire elementi utili per comprendere meglio le dinamiche sottostanti e contribuire a migliorare i processi di controllo e prevenzione delle frodi fiscali, garantendo una maggiore equità nel sistema tributario nazionale.

La decisione del giudice sarà dunque cruciale non solo per la definizione del caso specifico, ma anche per il suo potenziale effetto deterrente e per il rafforzamento della fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni giudiziarie.

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