La comunità di Strozza, piccolo borgo alle porte di Bergamo, si è raccolta in un silenzio denso di dolore per l’estremo saluto a Pamela Genini, giovane donna strappata alla vita a soli 29 anni.
Il luogo scelto per celebrare le esequie, la chiesa parrocchiale, si è rivelato teatro di una commozione profonda, amplificata dalla tragedia che ha colpito la città di Milano, dove Pamela ha perso la vita per mano dell’ex compagno.
L’atmosfera, già pesante per la giovane età della defunta, è stata ulteriormente accentuata dalla scelta musicale che ha accompagnato il congedo.
Prima che il feretro, custodente le spoglie di Pamela, lasciasse l’edificio sacro, le note struggenti di “Nothing Compares 2 You”, un brano iconico scritto da Prince e immortalato dalla potente interpretazione di Sinead O’Connor, riempirono l’aria.
La canzone, con la sua disperata confessione di perdita e vuoto, sembrava incarnare il dolore straziante dei familiari e degli amici, un lamento collettivo per una vita spezzata troppo presto.
Il corteo funebre, partendo dalla chiesa di Sant’Andrea apostolo, ha percorso le vie del paese verso il cimitero, un lento e solenne cammino interrotto dal pianto sommesso e dai sguardi persi nel ricordo.
La presenza numerosa dei cittadini di Strozza e dei paesi limitrofi testimoniava l’affetto e la vicinanza alla famiglia Genini, un legame profondo radicato nel tessuto sociale del territorio.
Al termine della cerimonia, un gesto inaspettato e spontaneo ha scosso la chiesa: un applauso.
Un tributo inusuale, un modo per celebrare la vita di Pamela, per onorare la sua memoria e per esprimere, in un momento di profondo dolore, la forza e la resilienza di chi le ha voluto bene.
Quel suono, rompendo il silenzio funebre, ha rappresentato una presa di coscienza: la vita di Pamela, nonostante la sua tragica conclusione, aveva lasciato un segno indelebile nel cuore di chi l’ha conosciuta.
Un applauso, non solo per lei, ma anche per la speranza che, anche nel dolore più profondo, la bellezza e l’amore possano trionfare.
Un’eco potente che risuonerà a lungo nel piccolo borgo di Strozza, testimonianza di una giovane vita spenta, ma non dimenticata.





