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Teatro San Carlo: Sospesa la nomina del DG, ombre sul futuro

La recente decisione della settima sezione civile del Tribunale di Napoli getta un’ombra di incertezza sul futuro gestionale della prestigiosa Fondazione Teatro San Carlo.

La magistratura, presieduta dalla giudice Livia De Gennaro, ha disposto la sospensione *ope temporis* dell’atto deliberativo del 26 agosto, con il quale un collegio di tre membri del Consiglio di Indirizzo aveva provveduto a rinnovare l’incarico di Direttore Generale di Fulvio Macciardi.
Questo intervento giurisdizionale, tutt’altro che una mera questione formale, si configura come l’esito di un contenzioso legale avviato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, figura apicale della Fondazione in quanto Presidente.
La decisione, improntata a un principio di cautela, mira a preservare l’integrità del procedimento di nomina e ad evitare possibili pregiudizi che potrebbero derivare dall’esecuzione di un atto potenzialmente viziato.
La vicenda solleva interrogativi rilevanti sulla legittimità della procedura seguita dal Consiglio di Indirizzo.
L’atto deliberativo, infatti, è al centro di un dibattito che coinvolge questioni di diritto amministrativo, autonomia statutaria della Fondazione e, più in generale, il corretto esercizio dei poteri decisionali da parte degli organi di governo.
Si ipotizzano, in particolare, possibili violazioni delle disposizioni statutarie che disciplinano le modalità di nomina dei vertici amministrativi e gestionali di enti culturali di tale rilevanza.

La sospensione dell’atto deliberativo non rappresenta una condanna definitiva, bensì una misura precauzionale volta a garantire un’analisi approfondita e imparziale della questione.

L’udienza fissata per il 23 settembre prossimo, durante la quale le parti coinvolte – il ricorrente, il Presidente Manfredi, e il convenuto, il Consiglio di Indirizzo – potranno esporre le proprie argomentazioni, si preannuncia cruciale per delineare i contorni della vicenda.

L’episodio evidenzia, inoltre, una crescente sensibilità da parte della magistratura nei confronti delle dinamiche interne che caratterizzano la governance di istituzioni culturali di eccellenza.

La tutela dell’autonomia e della trasparenza dei processi decisionali, elementi imprescindibili per la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, appare sempre più centrale nell’attenzione del potere giudiziario.

Il caso San Carlo, pertanto, si configura come un campanello d’allarme, invitando a una riflessione più ampia sulle modalità di gestione e controllo di enti culturali di tale importanza, affinché siano garantiti i principi di legalità, imparzialità e buona amministrazione.

L’esito del procedimento legale avrà ripercussioni non solo sull’immediato futuro della Fondazione, ma anche sul modello di governance delle istituzioni culturali italiane.

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