La comunità di Torino di Sangro è stata scossa da una tragedia che ha spezzato la vita di un uomo di 52 anni, impegnato in attività lavorativa presso la ditta Prima Eastern, specializzata nella produzione di manufatti plastici attraverso lo stampaggio a iniezione.
L’evento, avvenuto nella notte, ha visto la vittima, un operaio dipendente, soccombere sotto il peso di una balla di juta, contenente una considerevole quantità di polimeri, stimata in circa una tonnellata.
La dinamica precisa dell’incidente, ancora in fase di ricostruzione, suggerisce un cedimento improvviso o un malfunzionamento che ha portato al collasso della struttura contenente la balla, riversando il suo peso sull’uomo.
Nonostante l’immediato intervento del personale del 118, le lesioni riportate si sono rivelate fatali.
Il tentativo di rianimazione si è concluso senza esito, segnando un evento drammatico che ha lasciato un vuoto nella vita dei familiari e dei colleghi.
La scomparsa improvvisa di un lavoratore evidenzia, ancora una volta, la necessità di una costante e rigorosa attenzione alle misure di sicurezza sul lavoro.
Il settore della produzione industriale, in particolare quello legato alla manipolazione di materiali pesanti e alla lavorazione di polimeri, richiede protocolli operativi scrupolosi e una formazione adeguata per tutto il personale.
La complessità dei processi produttivi, spesso caratterizzati da macchinari di grandi dimensioni e movimentazione di carichi considerevoli, implica un rischio intrinseco che deve essere mitigato attraverso controlli periodici, manutenzione preventiva e un’efficace comunicazione dei rischi.
L’inchiesta, condotta dai Carabinieri di Ortona, si concentra ora sulla ricostruzione dettagliata degli eventi, con l’obiettivo di stabilire le responsabilità e individuare eventuali mancanze procedurali o strutturali che potrebbero aver contribuito alla tragedia.
Saranno esaminati i registri di manutenzione, le procedure di sicurezza in vigore, la formazione del personale e le condizioni ambientali del luogo di lavoro.
Questo episodio doloroso ripropone l’urgenza di un dibattito più ampio sulle condizioni di lavoro in Italia, focalizzandosi sulla prevenzione degli infortuni, sulla tutela della salute dei lavoratori e sulla promozione di una cultura della sicurezza radicata in ogni livello aziendale.
La perdita di una vita umana rappresenta un imperativo morale per rafforzare le misure di protezione e garantire che simili eventi non si ripetano, preservando la dignità e il diritto alla sicurezza di ogni lavoratore.
La salma è stata affidata alla custodia dell’obitorio del cimitero locale, in attesa delle disposizioni per le esequie.