Un drammatico episodio di violenza stradale ha scosso la tranquillità di Viano, in provincia di Reggio Emilia, il 23 agosto.
Un uomo di 60 anni, residente nella stessa località, è al centro di un’indagine in seguito a un incidente che ha lasciato un giovane ciclista gravemente ferito e sollevato interrogativi inquietanti sulla sua condotta e sulle motivazioni alla base delle sue azioni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’incidente si è verificato intorno alle ore 16:00.
L’automobilista, a bordo della sua Skoda Octavia, ha improvvisamente arrestato la sua vettura in posizione anomala sulla carreggiata, creando una situazione di pericolo inaspettata.
Un ciclista di 22 anni, proveniente da Rubiera, nel tentativo di evitare una collisione frontale, ha eseguito una brusca manovra che lo ha sbilanciato, provocandone la caduta a terra.
Ma la vicenda non si è conclusa con l’impatto iniziale.
In un gesto che appare deliberato e che alimenta sospetti di malafede, l’automobilista, dopo aver lasciato il ciclista a terra, ha proseguito la sua corsa fino a raggiungere un parcheggio adiacente a un locale.
Qui, in una sequenza di eventi che definiscono la gravità del gesto, il conducente ha innestato la retromarcia, colpendo nuovamente il giovane ciclista prima di darsi alla fuga, abbandonandolo in stato di necessità.
La vittima, provata dal dolore e dalla paura, ha immediatamente allertato i soccorsi, che l’hanno trasportata all’ospedale di Scandiano dove ha ricevuto le prime cure.
La prognosi iniziale è di 5 giorni, ma le conseguenze psicologiche dell’aggressione potrebbero essere più profonde e durature.
La denuncia presentata ai Carabinieri ha fornito elementi cruciali per l’identificazione del presunto responsabile: la targa del veicolo e una descrizione dettagliata dell’automobilista.
Le indagini, condotte con precisione e metodo dai Carabinieri di Viano, hanno sfruttato anche le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza esterne al locale.
Queste prove video, unite alle informazioni fornite dalla vittima, hanno permesso di identificare l’uomo, ora formalmente denunciato per lesioni personali dolose, fuga e omissione di soccorso.
L’accusa di “lesioni personali dolose” è particolarmente significativa, in quanto implica l’intenzione di causare un danno fisico alla vittima, suggerendo una dinamica ben più complessa di un semplice incidente.
L’episodio solleva interrogativi profondi sulla responsabilità individuale, sulla sicurezza stradale e sulla necessità di una maggiore consapevolezza rispetto ai comportamenti pericolosi e irresponsabili al volante.
Il caso è ora in attesa di ulteriori sviluppi e della valutazione da parte dell’autorità giudiziaria, che dovrà accertare le circostanze esatte che hanno portato a questo grave episodio e determinare la piena responsabilità del presunto autore.