Elliott Erwitt. Un Secolo di Sguardo: Palermo Incontra l’Icona della Fotografia GlobalePalazzo Reale di Palermo si appresta ad accogliere un evento di eccezionale rilevanza culturale: una retrospettiva monografica dedicata a Elliott Erwitt, figura imprescindibile della fotografia del XX e XXI secolo. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Federico II con il prestigioso patrocinio del Ministero della Cultura e del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli, si configura come un’immersione profonda nell’universo visivo di un artista che ha saputo cogliere l’essenza dell’umanità con acume, ironia e profonda sensibilità.Curata con meticolosa passione da Biba Giacchetti, riconosciuta esperta di Erwitt a livello internazionale, e Gabriele Accornero, la mostra presenta una selezione inedita di opere che spaziano tra le serie più emblematiche dell’autore: “Icons”, “Kolor”, “Family”, “Self Portrait”. L’allestimento, che aprirà al pubblico il 29 maggio, prevede un percorso espositivo articolato, comprendente 190 opere, di cui 110 esposte con un’attenzione museale che valorizza ogni singolo scatto, incorniciati con passepartout e cornici museali di pregio, con particolare enfasi su stampe in formato monumentale (oltre 40 di cm 100×150) e una suggestiva proiezione video in alta definizione che integra l’esperienza visiva.Elliott Erwitt, membro storico dell’agenzia Magnum Photos, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama fotografico mondiale. La sua opera non si limita a documentare eventi storici cruciali del Novecento, ma li interpreta attraverso una lente che rivela la complessità e le contraddizioni della condizione umana. Le sue fotografie, spesso intrise di umorismo e malinconia, trascendono il mero reportage per diventare riflessioni antropologiche, ritratti di un’epoca che si manifestano con un’immediatezza e una profondità rare.L’immagine di Marilyn Monroe, sollevata da un improvviso soffio di vento durante le riprese di “Quando la moglie è in vacanza”, è diventata un’icona globale, un simbolo che evoca l’effimero della celebrità e la fragilità della bellezza. Tale immagine, paragonabile per impatto e significato a capolavori della pittura storica, testimonia la capacità unica di Erwitt di immortalare momenti apparentemente banali che, in realtà, racchiudono un significato universale.La scomparsa di Erwitt, avvenuta il 29 novembre 2023 all’età di 95 anni, priva il mondo di una voce originale e di uno sguardo acuto. Tuttavia, la sua eredità continua a vivere attraverso le sue immagini, che ci invitano a riflettere sulla nostra esistenza e sulle relazioni che ci legano gli uni agli altri.Particolarmente significativa è l’attenzione che Erwitt ha dedicato al mondo dei cani, elevando questi fedeli compagni a protagonisti di uno spaccato sociale che rivela molto sulle dinamiche umane. Le sue fotografie canine, raccolte in pubblicazioni di riferimento, offrono una prospettiva inaspettata sulla società contemporanea, esplorando i temi dell’affetto, della responsabilità e della compagnia.L’opera di ritrattistica di Erwitt, che include figure leggendarie come John F. Kennedy e Muhammad Ali, va oltre la semplice rappresentazione fisica, svelando aspetti inattesi della personalità dei suoi soggetti e cogliendo la loro umanità più intima.Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana e della Fondazione Federico II, ha sottolineato come l’iniziativa si inserisca nel più ampio progetto della Fondazione di promuovere l’eccellenza culturale a livello internazionale, offrendo ai visitatori del Palazzo Reale, che superano il numero di 800.000 all’anno, un’opportunità unica di entrare in contatto con un’arte capace di parlare a un pubblico vasto e diversificato. La mostra di Elliott Erwitt conferma il Palazzo Reale di Palermo come un polo attrattivo per l’arte contemporanea, un luogo di incontro tra passato e futuro, tradizione e innovazione.