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Umberto Orsini, 91 anni e una laurea magistrale: una vita per il teatro

Ricevere un riconoscimento accademico a 91 anni, con la laurea magistrale *honoris causa* conferita dall’Università Iulm, rappresenta un evento di profonda risonanza, un culmine inatteso e commovente per una vita interamente dedicata all’arte drammatica.
Umberto Orsini, figura emblematica del panorama teatrale italiano, ha accolto il prestigioso titolo con un sorriso malizioso, schivando la solita formalità con una battuta sull’aver “sforato” i tempi previsti per il completamento del percorso di studi in Giurisprudenza, un’impresa iniziata ben 70 anni fa.

Ma al di là della goliardia, le parole di Orsini hanno rivelato un uomo profondamente consapevole del proprio ruolo storico, un testimone privilegiato di un’epoca che si affievolisce, pronto a condividerne le sfumature e le contraddizioni attraverso la sua inestimabile esperienza.
Il palcoscenico, da sempre suo regno, si configura ora come un luogo di narrazione autentica, dove l’artista trascende i confini dei personaggi interpretati, offrendo al pubblico uno sguardo impietoso e al contempo tenero sulla condizione umana.

C’è un desiderio palpabile di ripercorrere le tappe fondamentali del suo percorso artistico, di svelare i retroscena di serate indimenticabili e di incontri significativi, offrendo al pubblico una testimonianza diretta, cruda e profonda.

La motivazione che ha portato all’assegnazione di questo riconoscimento sottolinea la figura poliedrica di Orsini: un intellettuale acuto, un appassionato fervente, un artista innovativo e un produttore lungimirante, animato da un costante desiderio di dialogo con le nuove generazioni.

Da quasi sei decenni, Orsini incanta il pubblico, sia in Italia che all’estero, dimostrando una straordinaria capacità di reinventarsi e di mantenere viva la fiamma della creatività.
La cerimonia, celebrata in occasione della Giornata dello Spettacolo, in collaborazione con Agis e resa ancora più solenne dalla laudatio del direttore del Piccolo Teatro di Milano, Claudio Longhi, ha visto la partecipazione della Rettrice dell’Università Iulm, Valentina Garavaglia, e del presidente di Agis, Francesco Giambrone.

La sua formazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ha gettato le basi per una carriera ricchissima, segnata dalla collaborazione con maestri del cinema e del teatro come Visconti, Fellini, Zeffirelli, Lavia, Ronconi e Castri.
Il suo impegno come direttore artistico dell’Eliseo di Roma, per diciotto anni, e la fondazione de “La Compagnia Orsini” testimoniano una visione chiara e ambiziosa: creare un teatro libero, sperimentale, ma allo stesso tempo integrato in un sistema distributivo che valorizzi i giovani talenti.
Questa è la sua eredità, un impegno costante verso il futuro del teatro, un futuro che, con lo slancio e la passione di Orsini, si prospetta ancora straordinariamente ricco di possibilità.

L’onorificenza non è solo un riconoscimento del passato, ma un incoraggiamento a continuare a coltivare la sua visione e a ispirare le prossime generazioni di artisti.

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