Il Consiglio Elettorale dell’Ecuador, noto come Cne, aveva concesso una licenza limitata a quattro agenzie demoscopiche per condurre exit poll durante le elezioni presidenziali del paese. Tuttavia, solo due di queste agenzie, Telcodata e Corpmontpubli, hanno elaborato i dati a caldo e pubblicato risultati contrastanti dopo la chiusura delle urne.Telcodata, controllata da Tomislav Topic, proprietario noto per le sue connessioni politiche con il presidente uscente Daniel Noboa, ha riportato che quest’ultimo avrebbe ottenuto l’51,2% dei voti, mentre Luisa González di sinistra si sarebbe fermata all’8,98%. Il margine d’errore dello 0,56% ha sollevato dubbi sulla credibilità dei risultati.In opposizione a questi dati, Corpmontpubli ha pubblicato un rapporto secondo il quale González avrebbe ottenuto l’51,99% dei voti validi, lasciando Noboa con l’8,01%. Il margine d’errore campionario è stato calcolato al 3%, rendendo i risultati ancora più dubbi.La presidente del Cne, Diana Atamaint, ha poi dichiarato che benché esistano due agenzie autorizzate a condurre exit poll o sondaggi a caldo, questi non sono considerati come fonte ufficiale e definitiva di informazione. Secondo lei, queste valutazioni non riflettono il risultato reale del processo elettorale.
Dubbi sulle urne: chi vincerà le elezioni presidenziali in Ecuador?
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