La risposta del mercato ai nuovi strumenti di finanziamento sovrani italiani, i BTP Green scadente ottobre 2037 e il nuovo BTP a 5 anni scadente ottobre 2030, ha superato ogni aspettativa, registrando una domanda che ha sfiorato i 210 miliardi di euro. L’emissione, strutturata in due tranche, è stata distribuita attraverso un consorzio di banche, con l’obiettivo di raccogliere complessivamente 17 miliardi di euro (5 miliardi per il titolo a 5 anni e 12 miliardi per il BTP Green).Questo risultato straordinario non è semplicemente una conferma della fiducia degli investitori nella solidità finanziaria italiana, ma anche un segnale forte dell’interesse crescente verso la finanza sostenibile. Il BTP Green, in particolare, attrae capitali da investitori istituzionali orientati a impatti ambientali positivi, amplificando il messaggio dell’impegno dell’Italia verso obiettivi di decarbonizzazione e transizione ecologica. La forte domanda riflette una crescente consapevolezza del ruolo cruciale che i titoli verdi svolgono nel finanziamento di progetti ambientali e nella promozione di una crescita economica più responsabile.I rendimenti offerti, fissati rispettivamente al 2,768% per il BTP a 5 anni e al 3,692% per il BTP Green, si posizionano in linea con le aspettative del mercato, tenendo conto del contesto macroeconomico attuale, caratterizzato da un’inflazione persistente e da un aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Il rendimento leggermente più elevato del BTP Green riflette un premio legato alla sua natura “verde”, che attrae investitori disposti a tollerare un piccolo incremento in cambio della garanzia che i fondi raccolti siano destinati a progetti sostenibili.L’eccezionale successo di questa emissione “dual tranche” evidenzia la capacità dell’Italia di combinare efficacemente la gestione del debito pubblico con la promozione di politiche di sostenibilità. Il risultato non solo contribuisce a rafforzare la posizione dell’Italia sui mercati finanziari internazionali, ma fornisce anche risorse cruciali per finanziare progetti infrastrutturali e iniziative volte a favorire una transizione verso un’economia più verde e resiliente, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con le direttive europee in materia di finanza sostenibile. L’evento sottolinea, inoltre, la crescente importanza del ruolo attivo degli investitori, sempre più attenti a valutare non solo i rendimenti finanziari, ma anche l’impatto sociale e ambientale dei loro investimenti.