lunedì 15 Settembre 2025
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IMU 2024: Getto Record, Crescita del 18% e Riflessioni

Il 2024 si configura come un anno di svolta per la riscossione dell’Imposta Municipale Unica (IMU), con un gettito che ha raggiunto livelli senza precedenti, superando ogni aspettativa e segnando un punto di rottura rispetto alla traiettoria degli anni precedenti.
Secondo un’analisi dettagliata condotta dal Centro Studi Enti Locali, con riferimento ai dati ufficiali della banca dati Siope+ del Ministero dell’Economia e delle Finanze, le casse comunali hanno incassato complessivamente 16,9 miliardi di euro.

Questo risultato, significativamente superiore ai 13,9 miliardi del 2020 e ai 14,37 miliardi del 2023, riflette un incremento robusto, superiore ai 2,5 miliardi di euro e con una crescita percentuale che si attesta al 18%.

L’impennata non è un fenomeno localizzato, ma interessa l’intero territorio nazionale, sebbene con dinamiche e intensità diverse a seconda delle macro-aree geografiche.

Il Nord-Ovest, tradizionalmente in testa, consolida la sua posizione con 5,24 miliardi di euro raccolti, seguito dal Centro con 3,83 miliardi, dal Nord-Est con 3,74 miliardi, dal Sud con 2,79 miliardi e dalle Isole con 1,29 miliardi.

È cruciale notare che questa distribuzione rispecchia non solo la diversa capacità contributiva delle varie regioni, ma anche le specifiche politiche comunali in materia di gestione dell’imposta e di contrasto all’evasione.
L’incidenza del Nord, che detiene oltre il 50% del gettito complessivo, sottolinea la sua prevalenza nel panorama fiscale italiano.
Questo dato impone una riflessione più ampia sulla redistribuzione delle risorse a livello nazionale e sull’equità del sistema tributario, soprattutto in relazione alle esigenze di sviluppo delle aree meno favorevoli.

L’aumento del gettito IMU potrebbe, in linea di principio, fornire un’opportunità per finanziare interventi mirati a ridurre i divari territoriali e a promuovere una crescita più equilibrata.
A livello di comuni, la classifica delle prime posizioni conferma dinamiche consolidate: Roma si attesta al primo posto con un gettito di 1.204.124.914 euro, seguita da Milano (941.128.152 euro) e Torino (269.260.150 euro).

Napoli e Genova occupano rispettivamente il quarto e quinto posto, mentre Firenze e Bologna si posizionano nella parte centrale della classifica.

La presenza di città come Venezia, Palermo e Padova evidenzia la diversità delle realtà urbane italiane e la loro capacità contributiva.

L’aumento significativo della riscossione IMU nel 2024 invita a un’analisi più approfondita delle cause sottostanti.

Potrebbe essere attribuibile a una combinazione di fattori, tra cui una maggiore efficienza nella riscossione, un incremento dei prezzi immobiliari, una revisione dei criteri di determinazione della base imponibile o una più efficace azione di contrasto all’evasione fiscale.

È fondamentale che gli enti locali utilizzino queste risorse in modo strategico, investendo in infrastrutture, servizi pubblici e politiche di sviluppo locale, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini e promuovere una crescita sostenibile.
Inoltre, si rende necessario un monitoraggio continuo dell’andamento della riscossione IMU, al fine di identificare eventuali criticità e di adottare misure correttive tempestive.

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