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lunedì 20 Ottobre 2025

Manovra: IRPEF in calo, rottamazione e tasse sui redditi alti

La manovra finanziaria che sta prendendo forma, delineata in una bozza di legge di Bilancio di 137 articoli destinata all’esame parlamentare la prossima settimana, proietta un quadro di interventi mirati a bilanciare obiettivi di equità fiscale, efficienza della spesa pubblica e sostegno al tessuto sociale ed economico nazionale.

Al centro delle decisioni figura una significativa riduzione dell’aliquota IRPEF applicata alle fasce di reddito intermedie, passante dal 35% al 33%.
Questa misura, voluta per alleggerire il carico fiscale su una porzione consistente della popolazione attiva, si inserisce in una più ampia riflessione sulla progressività del sistema tributario e sulla necessità di favorire la crescita attraverso un maggiore potere d’acquisto per i contribuenti.

Parallelamente, si prevede una nuova versione della “rottamazione” dei debiti relativi alle cartelle esattoriali, con l’obiettivo di incentivare il versamento di somme arretrate e ridurre il carico di lavoro degli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Questa iniziativa si configura come una componente cruciale di una strategia più ampia di risanamento del debito pubblico e di semplificazione delle procedure amministrative.
Un’attenzione particolare è riservata alla tassazione dei redditi elevati, con una revisione al rialzo delle imposte applicate ai “paperoni”.
Questa scelta, giustificata da considerazioni di equità sociale e dalla necessità di reperire risorse aggiuntive per finanziare le misure a sostegno delle fasce più deboli, mira a redistribuire la ricchezza e a contrastare le disuguaglianze.

La legge di Bilancio introduce inoltre una “spending review” estesa ai ministeri, un processo di analisi e ottimizzazione della spesa pubblica volto a identificare aree di inefficienza e a liberare risorse per investimenti prioritari.

Questo approccio, coerente con un’impostazione di rigore finanziario, si prefigge di migliorare l’efficacia dell’azione amministrativa e di garantire un utilizzo più oculato delle risorse pubbliche.

Un capitolo rilevante è dedicato alle misure a favore della famiglia, con interventi mirati a sostenere la natalità, a promuovere l’occupazione femminile e a facilitare la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare.
Queste iniziative, volte a rafforzare il tessuto sociale e a contrastare il declino demografico, riflettono un impegno a lungo termine verso il benessere delle famiglie e lo sviluppo del capitale umano.
Infine, la manovra prevede un contributo specifico a carico del settore bancario e assicurativo, una misura volta a garantire una maggiore equità e a sostenere il finanziamento di altre politiche pubbliche.
Questo contributo, calibrato per non compromettere la stabilità del sistema finanziario, si inserisce in un quadro più ampio di responsabilità fiscale e di contribuzione alla crescita sostenibile.
La legge di Bilancio, nel suo complesso, si presenta come un complesso equilibrio di scelte programmatiche, volte a rispondere alle pressanti esigenze economiche e sociali del Paese, con uno sguardo rivolto al futuro e alla costruzione di un’Italia più equa, efficiente e prospera.

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