L’industria nautica italiana, pilastro dell’eccellenza “Made in Italy”, si proietta verso un futuro complesso e ricco di sfide, richiedendo un ripensamento radicale dei modelli operativi e una collaborazione sinergica tra tutti gli attori coinvolti.
È con questa visione che Confindustria Nautica, guidata dal presidente Piero Formenti, ha voluto aprire un confronto ampio e inclusivo, ufficialmente sancito dal convegno “Nautica: nuovi paradigmi per l’industria made in Italy”.
L’evento, ospitato alla Camera dei Deputati a Roma, ha rappresentato un’occasione cruciale per delineare strategie condivise e affrontare le trasformazioni che stanno ridefinendo il settore.
Il contesto attuale è caratterizzato da una convergenza di fattori, tra cui l’evoluzione delle esigenze dei consumatori, la crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, l’accelerazione della digitalizzazione e le tensioni geopolitiche che influenzano le catene di approvvigionamento.
Queste dinamiche impongono un passaggio da un approccio tradizionale, focalizzato prevalentemente sulla produzione di imbarcazioni, a un ecosistema più ampio e integrato, che abbracci servizi innovativi, tecnologie avanzate e un forte impegno verso la responsabilità sociale d’impresa.
Confindustria Nautica intende agire da catalizzatore di questo cambiamento, promuovendo un dialogo costruttivo tra costruttori navali, fornitori di componenti, progettisti, istituzioni governative e associazioni di categoria.
L’obiettivo primario è quello di rafforzare la competitività dell’industria italiana a livello globale, preservando al contempo il valore del patrimonio artigianale e l’identità distintiva del “Made in Italy”.
La transizione verso un modello di business più sostenibile non è solo una questione etica, ma anche un imperativo economico.
L’adozione di pratiche produttive eco-compatibili, l’utilizzo di materiali innovativi a basso impatto ambientale e lo sviluppo di sistemi di propulsione alternativi (come l’elettrificazione e l’utilizzo di idrogeno) rappresentano opportunità concrete per ridurre i costi operativi, attrarre nuovi segmenti di mercato e migliorare l’immagine del settore.
La digitalizzazione gioca un ruolo chiave in questo processo di trasformazione.
L’introduzione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, il cloud computing, la realtà aumentata e la blockchain può ottimizzare i processi produttivi, migliorare la gestione della supply chain, personalizzare l’esperienza del cliente e creare nuovi modelli di business.
Infine, Confindustria Nautica riconosce l’importanza di investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze del personale, per garantire che l’industria italiana sia in grado di affrontare le sfide del futuro e di continuare a essere un leader mondiale nel settore nautico.
Il dialogo aperto e la collaborazione sinergica rappresentano, quindi, la chiave per navigare con successo in questo scenario in continua evoluzione.





