Novartis rafforza il suo impegno nell’ambito delle terapie avanzate con un’operazione di acquisizione strategica che la vede protagonista nell’acquisizione di Avidity Biosciences, un’azienda statunitense all’avanguardia nello sviluppo di terapie basate su RNA per malattie muscolari rare.
L’accordo, valutato a 12 miliardi di dollari, segna un investimento significativo nel futuro della medicina genica e sottolinea la crescente importanza delle tecnologie RNA per affrontare patologie precedentemente considerate incurabili.
L’acquisizione, che prevede un corrispettivo di 72 dollari per azione Avidity – un premio considerevole, pari al 46% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì – non è un evento isolato ma si inserisce in un contesto più ampio di consolidamento del settore farmaceutico.
I grandi gruppi, come Novartis, si trovano ad affrontare una crescente pressione dovuta alla scadenza dei brevetti di farmaci blockbuster, richiedendo un’urgente necessità di diversificare il portafoglio prodotti e investire in tecnologie emergenti per mantenere la competitività.
La tecnologia di Avidity Biosciences, incentrata sulla somministrazione di RNA interferenti (RNAi) direttamente nei muscoli affetti, rappresenta una vera e propria svolta per il trattamento di malattie rare come la distrofia muscolare di Duchenne, patologie devastanti che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo.
L’approccio innovativo permette di silenziare i geni difettosi alla base della malattia, offrendo una potenziale soluzione terapeutica a lungo termine, superando i limiti delle terapie sintomatiche esistenti.
Questa acquisizione va oltre la semplice aggiunta di una società al portafoglio Novartis; si tratta di un’integrazione strategica volta a combinare l’esperienza di Novartis nella ricerca e sviluppo farmaceutico con le competenze specifiche di Avidity Biosciences nell’applicazione della tecnologia RNAi per malattie muscolari.
L’operazione si allinea alla strategia globale di Novartis, che punta a diventare leader nelle terapie avanzate, sfruttando le sinergie tra le diverse piattaforme tecnologiche.
L’acquisizione di Tourmaline, avvenuta solo pochi mesi fa per 1,4 miliardi di dollari, testimonia l’appetito di Novartis per le tecnologie innovative e la volontà di posizionarsi all’avanguardia nel campo delle terapie geniche.
Entrambe le acquisizioni riflettono la consapevolezza che il futuro della medicina sarà sempre più personalizzato e basato sulla manipolazione genetica per curare le malattie alla radice.
L’operazione con Avidity Biosciences conferma ulteriormente questa visione, aprendo nuove prospettive per i pazienti affetti da malattie muscolari rare e rafforzando la posizione di Novartis come leader globale nell’innovazione farmaceutica.









