Avviso cruciale per i contribuenti coinvolti nella disciplina di saldamazione, comunemente definita “rottamazione-quater”: si avvicina la scadenza per l’adempimento della rata successiva.
Inizialmente stabilito per il 31 luglio 2025, il termine è stato esteso, grazie a un meccanismo di tolleranza quinquennale previsto dalla normativa, fino al 5 agosto 2025, martedì.
Questo spiraglio temporale, seppur limitato, rappresenta un’opportunità per i contribuenti che, per ragioni burocratiche o logistiche, non fossero riusciti a rispettare la data originaria.
È importante sottolineare che l’adesione a questa specifica definizione agevolata, la “rottamazione-quater”, implica l’accettazione di termini e condizioni ben precisi, incluse le modalità di calcolo della rata e l’eventuale applicazione di sconti, che variano in base al tempo intercorso dalla notifica della cartella di riscossione.
La “rottamazione-quater” si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte a favorire la regolarizzazione dei rapporti tributari, offrendo ai debitori l’opportunità di estinguere i debiti pregressi con un piano di rateizzazione personalizzato e, in molti casi, con una riduzione degli importi originariamente dovuti, comprensivi di interessi e sanzioni.
Questo strumento legislativo, infatti, risponde all’esigenza di conciliare il recupero crediti per l’erario con la necessità di sostenere la situazione finanziaria dei contribuenti in difficoltà.
È fondamentale che i contribuenti interessati verifichino attentamente la propria situazione debitoria, consultando le comunicazioni ricevute dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione o accedendo al proprio account online attraverso i servizi telematici messi a disposizione.
Un’attenta verifica consente di conoscere l’ammontare esatto della rata scadente e le modalità di pagamento consentite, che possono includere bonifici bancari, pagamenti tramite bollettino postale o tramite i circuiti di pagamento online abilitati.
L’inottemperanza alla scadenza, anche qualora si trattasse di una sola rata, potrebbe comportare il reimmissione del contribuente nella normale procedura di esecuzione forzata, con conseguenze potenzialmente più onerose e complesse.
Pertanto, si raccomanda di non sottovalutare l’importanza di adempiere regolarmente agli obblighi tributari e di approfittare delle opportunità di regolarizzazione offerte dalla legge.
Per ulteriori chiarimenti o informazioni, si invita a consultare il sito web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o a contattare i loro servizi di assistenza.