La comunità di Viareggio è in lutto per la perdita di don Luigi Sonnenfeld, figura emblematica e profondamente radicata nel tessuto sociale della Versilia, spentosi all’età di 85 anni.
La notizia, diffusa dal fratello Memo, ha lasciato un vuoto in una città che lo ha visto operare instancabilmente come “prete operaio”, incarnando un modello di fede attivo e a servizio dei più vulnerabili.
Don Luigi, custode spirituale della Chiesina dei pescatori in Darsena, era un punto di riferimento imprescindibile per il Forum per la pace della Versilia e una voce autorevole per i lavoratori, i diseredati e coloro che si sentivano ai margini della società.
La sua scomparsa, sopraggiunta in seguito a un malore che lo aveva progressivamente debilitato, segna la fine di un capitolo importante nella storia della città.
Con una coerenza che ha contraddistinto la sua intera esistenza, don Luigi ha espresso volontà precise e singolari: l’assenza di una celebrazione funebre formale, l’imposizione di una cremazione e la deposizione delle sue ceneri in un’urna accanto alla tomba di Sirio Politi, pioniere del movimento dei preti operai a Viareggio, senza alcuna iscrizione, gesto che sottolinea la sua umiltà e il suo spirito di appartenenza a una corrente di pensiero e azione che ha sempre posto al centro l’attenzione per l’altro.
Un invito agli amici più cari, invece, a celebrare una messa in un luogo simbolo del suo impegno sociale, il capannone della Crea in Darsena, come momento di condivisione e di fraterna solidarietà.
Marco Montemagni, ex consigliere regionale e amico stretto, ha ricevuto la triste notizia e ha condiviso un ricordo commovente, descrivendo l’ultimo incontro e l’amara attesa della conferma del decesso.
Montemagni ha voluto sottolineare come don Luigi abbia costantemente testimoniato una fede incarnata nell’azione, una presenza costante e un sostegno incondizionato per la comunità dei pescatori e per chi vive ai margini.
Il cordoglio è stato espresso anche dall’amministrazione comunale, con il sindaco Giorgio Del Ghingaro, che ha definito la scomparsa di don Luigi una perdita profondamente sentita.
La sua figura rappresenta un patrimonio inestimabile per la città, un esempio di sacerdote capace di coniugare ascolto, umanità e dedizione quotidiana al servizio dei più fragili.
Don Luigi Sonnenfeld non è stato semplicemente un prete operaio, ma un vero e proprio ponte tra la fede e la realtà quotidiana, un uomo che ha scelto di vivere a stretto contatto con le persone, condividendone le gioie e i dolori.
La sua presenza, discreta e profonda, ha offerto rifugio e speranza a molti, lasciando un’eredità di valori e di impegno che continuerà a ispirare la comunità di Viareggio.
La Chiesina dei pescatori, testimone silenziosa della sua missione, ne sente ora una dolorosa assenza.






