La Toscana avvia un ambizioso piano di ricostruzione e prevenzione a seguito dell’alluvione che ha colpito la regione il 2 e il 3 novembre 2023.
L’impegno governativo si concretizza con un finanziamento di 131 milioni di euro, stanziati per affrontare un quadro di danni che richiede interventi strutturali e mirati.
Il presidente della Regione, in qualità di commissario straordinario, ha formalizzato l’avvio di questo processo con un’ordinanza che getta le basi per un iter operativo rapido ed efficiente.
L’intervento si articola in 367 opere specifiche, derivanti da una proposta regionale di quasi 400, volte a rafforzare la resilienza del territorio.
L’attenzione si concentra sulla riqualificazione e potenziamento degli argini dei fiumi, sulla ricostruzione di infrastrutture viarie cruciali come ponti, e, in generale, sulla messa in sicurezza dei corsi d’acqua, elementi vitali per la prevenzione di futuri eventi calamitosi.
Il presidente Giani ha sottolineato una crescente fluidità nell’azione amministrativa e operativa, un elemento cruciale per accelerare i tempi di realizzazione delle opere di prevenzione.
Pur riconoscendo che la stima iniziale prevedeva un miliardo di euro, l’attuale stanziamento rappresenta un punto di partenza solido per affrontare le emergenze più impellenti e avviare un processo di ricostruzione duraturo.
La priorità è ora quella di snellire le procedure burocratiche e garantire che i finanziamenti siano rapidamente impiegati sul campo.
La ripartizione dei fondi e l’attuazione dei progetti vedono un coinvolgimento capillare di enti locali.
I Comuni, con 63 enti coinvolti per 278 interventi e un finanziamento di 81,5 milioni di euro, assumono un ruolo centrale nella gestione degli interventi a livello locale.
Le Province e la Città metropolitana di Firenze si occupano di 49 interventi per circa 14 milioni di euro.
Il Genio civile, con un contributo di 9,4 milioni di euro, si concentra su 8 opere specialistiche, mentre i Consorzi di bonifica intervengono con 32 opere per un investimento di 26 milioni di euro, testimoniando l’importanza della gestione integrata delle risorse idriche.
Parallelamente al piano di ricostruzione, si registra un significativo impulso anche nel fronte degli indennizzi alle popolazioni colpite.
L’accelerazione dei processi amministrativi, particolarmente evidente negli uffici comunali che raccolgono le richieste, ha permesso di erogare rimborsi alle famiglie per un ammontare di tre milioni di euro, rispetto ai soli 500mila euro di un mese prima.
Questa dinamica evidenzia l’impegno concreto della Regione nel fornire un sostegno tempestivo e adeguato alle comunità colpite, contribuendo a mitigare l’impatto della calamità e a favorire una rapida ripresa.
Il futuro prevede un monitoraggio costante dell’efficacia degli interventi e un continuo adattamento delle strategie per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla crescente vulnerabilità del territorio.






