Gianluigi Buffon, icona indiscussa del calcio italiano, si aggiudica il prestigioso Premio Bancarella Sport con la sua autobiografia “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”, un’opera che trascende i confini del racconto sportivo per abbracciare temi universali di resilienza, umiltà e ricerca di significato.
La cerimonia di premiazione, un evento che ha animato Pontremoli, cuore pulsante della tradizione libraria italiana, ha visto la giuria composta da librai indipendenti, giornalisti sportivi e atleti olimpici eleggere Buffon con un ampio consenso, testimoniando l’impatto profondo del suo libro.
Il San Giovanni di Dio, scultura simbolo dei Librai Erranti, ha coronato il riconoscimento, un omaggio al percorso artistico e umano del portiere, testimone di una carriera costellata di successi e sfide.
L’autobiografia, lungi dall’essere una semplice cronaca di traguardi e trofei, offre uno sguardo intimo e sincero sul percorso di un atleta che ha saputo trasformare la pressione e le difficoltà in opportunità di crescita personale.
Buffon, abituato agli applausi sugli stadi e ai riflettori delle competizioni sportive, ha espresso un sentimento di quasi-disagio in un contesto formale come quello della Bancarella Sport, rivelando la sua natura genuina e umile.
L’ambiente, tradizionalmente legato al mondo del libro, ha offerto una prospettiva diversa, stimolando riflessioni profonde sulla propria immagine pubblica e sul significato del successo.
La vittoria di Buffon ha illuminato anche i meriti degli altri candidati: Paolo Piras, autore di “Vertical.
Il romanzo di Gigi Riva”, si è classificato al secondo posto, offrendo un ritratto appassionato del leggendario attaccante cagliaritano, e Claudio Colombo, con “Giù la testa”, ha conquistato il terzo posto.
La cerimonia, arricchita dalla presenza del presidente della Fondazione Città del Libro, Ignazio Landi, e del sindaco di Pontremoli, Jacopo Maria Ferri, ha sottolineato l’importanza del Premio Bancarella Sport come ponte tra il mondo dello sport e quello della cultura, un’occasione per celebrare non solo i risultati atletici, ma anche la capacità di raccontare storie che ispirano e commuovono.
Il libro di Buffon, con la sua onestà e profondità, si conferma un’opera capace di toccare le corde più intime del lettore, offrendo un esempio di come la sportività possa elevarsi a filosofia di vita.