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lunedì 3 Novembre 2025

Sulcis, identità e ritorno: il docufilm *Cumpartita*

Il Sulcis, terra di confine e di migrazioni, si rivela attraverso le lenti di *Cumpartita*, un docufilm di Daniele Gaglianone che incrocia il percorso di un uomo e quello di una comunità.
Proiettato il 7 novembre all’Astra di Firenze nell’ambito del Festival dei Popoli, il film è il frutto di una sinergia creativa nata dal Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, un laboratorio per giovani filmmaker che ha visto la partecipazione di Alfonso Blasina, Federico Franzi, Giuseppe Gaviano, Marco Mancini, Sara Spitale e Olga Torrico, selezionati tramite un bando pubblico.
*Cumpartita* non è semplicemente la cronaca del ritorno di Ivan, viticoltore sardo emigrato in Francia, nel cuore dei vigneti di famiglia.

È un’esplorazione complessa e stratificata dell’identità, del senso di appartenenza e del peso del passato, narrata con un linguaggio cinematografico essenziale e poetico.
Il film si configura come un viaggio introspettivo, un bilancio esistenziale sospeso tra la memoria delle esperienze vissute lontano e la riscoperta delle proprie radici.
L’esperienza francese, fonte di competenze professionali, si trasforma in un catalizzatore per una profonda riflessione sul significato del ritorno, sul valore del territorio e sulla necessità di riconciliarsi con il proprio passato.

Gaglianone, regista anconetano, descrive *Cumpartita* come una tappa fondamentale nel suo percorso artistico, un’occasione per sondare temi universali attraverso la lente particolare di una storia locale.

L’autore sottolinea la tendenza a ridurre il racconto a elementi primari, a interrogarsi sul rapporto tra l’uomo e la terra, sulla fragilità dell’esistenza e sulla forza consolatoria della condivisione.
Il film emerge come un’ode alla bellezza del racconto, nutrito dall’incontro con un gruppo di giovani cineasti che hanno contribuito a ravvivare la passione e il privilegio di narrare storie autentiche.
Il progetto si colloca all’interno di una più ampia riflessione sulla creazione di nuova memoria collettiva, come evidenziato dal direttore del CSC Carbonia della Società Umanitaria, Moreno Pilloni.
Questo processo implica un’analisi del presente priva di stereotipi folkloristici, che sappia valorizzare il patrimonio culturale di una comunità attraverso l’indagine e l’osservazione attente.

La distribuzione del film, curata da Ucca, ne amplierà la visibilità attraverso la rassegna itinerante “L’Italia che non si vede”, portando la voce del Sulcis a circoli e sale Arci-Ucca in tutto il paese, contribuendo a costruire un’immagine più complessa e sfaccettata del territorio sardo e delle sue persone.
*Cumpartita* diventa, così, un’opportunità per il dialogo e la comprensione, un invito a guardare oltre le apparenze e a riscoprire la ricchezza nascosta di un luogo e delle sue storie.

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