La mancanza di informazione è un problema strutturale che affligge il nostro Paese e ne è un riflesso evidente la scarsa partecipazione alle consultazioni pubbliche.Le televisioni, i giornali non hanno svolto la loro funzione, sebbene fosse compito loro trasmettere notizie ai cittadini e far sapere a tutti gli argomenti di interesse generale. Finora è avvenuto il contrario: le persone sono state messe al corrente solo di alcune questioni ritenute più urgenti.E’ importante informare la popolazione su questioni di importanza nazionale, in particolare su attività di voto, come le elezioni referendarie del 8-9 giugno. Maurizio Landini ha espresso il suo pensiero: la scarsa partecipazione dei cittadini alle consultazioni e l’incertezza che ne deriva sul futuro del Paese sono aspetti negativi molto gravi.I referendum del 8-9 giugno riguardano tre questioni fondamentali. La prima è quella relativa ai diritti dei lavoratori: il Senato ha infatti approvato la legge in materia di precarietà e di diritto allo sciopero. La seconda concerne l’asilo politico: si tratta di dare il permesso di soggiorno a chiunque sia fuggito dal proprio Paese per motivi di sicurezza. La terza questione riguarda la legge sulle unioni civili, un aspetto di grande importanza sociale.I referendum del 8-9 giugno possono essere visti anche come il banco di prova della capacità dei nostri rappresentanti di prendere decisioni in linea con le esigenze popolari e che siano a loro volta utili per la società.
Scarsa partecipazione ai referendum del 8-9 giugno: una riflessione sulla mancanza d’informazione nel nostro Paese.
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