La ferma opposizione della Regione Toscana alla localizzazione della stazione media Etruria dell’alta velocità a Creti è stata riaffermata con forza dal Presidente Eugenio Giani, in occasione di un accordo con l’Umbria volto alla valorizzazione del Trasimeno. L’affermazione, pronunciata a Castiglione del Lago, non si limita a un mero dissenso, ma esprime una profonda preoccupazione per le implicazioni ambientali e strategiche di una scelta considerata, a suo avviso, profondamente errata.La Val di Chiana, ecosistema delicato e vulnerabile, è il fulcro della contestazione. Giani sottolinea come la realizzazione di una vasta infrastruttura in cemento rappresenterebbe un colpo durissimo a un territorio che, con notevoli sforzi e investimenti, è stato progressivamente riconvertito all’agricoltura, un tempo destinato a operazioni di bonifica complesse e costose. La stazione di Creti, inoltre, verrebbe a inserirsi in una posizione geografica incongrua, distaccata dalla dorsale ferroviaria tradizionale, generando un’infrastruttura isolata e priva di una reale connessione con la rete esistente.L’alternativa proposta dal Presidente Giani è Rigutino, un’area ritenuta più idonea a ospitare la stazione media, consentendo di realizzare un percorso infrastrutturale più coerente con le esigenze territoriali e con le prospettive di sviluppo regionale. Questa scelta non è solo una questione di logistica, ma riflette una visione più ampia che pone al centro la tutela dell’ambiente, la valorizzazione del paesaggio e la promozione di un’economia sostenibile. L’opposizione a Creti si configura quindi come una difesa dei principi di pianificazione territoriale responsabile, che privilegiano la coerenza, l’integrazione e la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale. La decisione finale, tuttavia, richiederà un confronto costruttivo con tutti gli attori coinvolti, per trovare la soluzione ottimale che concili le esigenze di mobilità con la protezione dell’identità del territorio toscano.
Toscana, Giani ferma Creti: Sì a Rigutino, no al cemento
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