Il tessuto viticolo trentino si configura come un mosaico di micro-realtà agricole, un paesaggio antropizzato dove la tradizione si intreccia con un’imprenditorialità diffusa e resiliente. Oltre 5.000 piccoli produttori, veri custodi di un patrimonio culturale e paesaggistico inestimabile, costituiscono la spina dorsale del settore vitivinicolo provinciale. La loro dimensione media, ridotta a circa 1,2 ettari per azienda, testimonia un legame profondo con il territorio, un’agricoltura di sussistenza che si è evoluta, preservando l’autenticità e la diversità.Questa rete capillare di viticoltori, che si estende su una superficie totale di 6.350 ettari, rappresenta una forza preponderante: oltre il 58% dell’intera superficie vitata della provincia di Trento. La loro aggregazione nel Consorzio trentino Cavit incarna un modello di cooperazione vitivinicola di successo, volto a valorizzare la produzione diffusa e a garantire un accesso equo al mercato.Il Consorzio Cavit funge da collante e da motore per questa complessa struttura. La sua funzione non si limita alla mera coordinazione della vendemmia, ma si proietta in una strategia più ampia di gestione collettiva e promozione del territorio. Attraverso le 11 cantine sociali che lo compongono, il Consorzio assicura la trasformazione delle uve provenienti dalle aziende associate, traducendo la passione e il lavoro dei viticoltori in vini che incarnano l’identità del Trentino.La filosofia del Consorzio si focalizza sulla produzione di vini territoriali, accessibili e di alta qualità. Questa ambizione si traduce in una rigorosa selezione delle uve, in pratiche agricole sostenibili e in processi di vinificazione all’avanguardia, ma sempre rispettosi delle tradizioni locali. L’obiettivo è quello di offrire al consumatore un prodotto autentico, espressione del terroir trentino, capace di raccontare una storia di passione, di impegno e di profondo legame con la terra.L’importanza di questo modello cooperativo risiede anche nella sua capacità di sostenere l’economia locale e di preservare il paesaggio agrario. I piccoli viticoltori, spesso marginalizzati dai circuiti commerciali globali, trovano nel Consorzio un punto di riferimento, un partner affidabile che garantisce loro un prezzo equo per il loro prodotto e li aiuta a promuovere i loro vini in Italia e all’estero. In questo modo, il Consorzio contribuisce a mantenere vive le tradizioni agricole, a preservare la biodiversità e a rafforzare l’identità culturale del Trentino. Il futuro del vino trentino è dunque strettamente legato alla capacità di sostenere e valorizzare questa straordinaria rete di piccoli produttori, custodi di un patrimonio inestimabile.