30 dicembre 2024 – 08:45
Le due istituzioni di assistenza chieresi, seppur distanti meno di 200 metri l’una dall’altra, condividono una missione comune nel campo sociale: entrambe si dedicano all’assistenza residenziale degli anziani e/o disabili, sia parzialmente autosufficienti che non autosufficienti. Questo le rende idonee per la fusione ai sensi della legge regionale n. 12/2017, che promuove l’unione delle IPAB con sede nel medesimo distretto e fini socio-assistenziali simili.La Casa di Riposo Giovanni XXIII versa da tempo in una situazione critica a causa della mancanza di entrate e dell’accumulo di debiti, con un grave deficit di personale che ha compromesso le attività amministrative. Attualmente, i compiti sono svolti da volontari e l’assistenza è stata esternalizzata a una cooperativa. L’integrazione con la Casa di Riposo Orfanelle rappresenta un salvagente per evitare il fallimento e preservare il patrimonio immobiliare e il benessere degli ospiti.Questa unione non solo garantisce la continuità dei servizi offerti, ma proietta l’ente risultante verso un futuro più solido e sostenibile. Sarà in grado di affrontare le sfide future dell’assistenza agli anziani, adattandosi alle evoluzioni del settore e alle esigenze emergenti della popolazione anziana. La fusione delle competenze e delle risorse tra le due strutture consentirà di migliorare la qualità dell’assistenza fornita, garantendo standard elevati e risposte adeguate alle necessità sempre mutevoli degli utenti.In conclusione, l’unione tra la Casa di Riposo Giovanni XXIII e la Casa di Riposo Orfanelle rappresenta non solo una soluzione immediata per superare le difficoltà attuali, ma anche un passo avanti verso un modello più efficiente ed efficace nell’erogazione dei servizi socio-assistenziali. Sotto questa nuova gestione integrata, gli anziani e i disabili usufruiranno di una maggiore tutela e cura personalizzata, assicurando loro dignità e benessere in un contesto accogliente e professionale.