Albaro, arrestato spacciatore: scoperto traffico di droga e chat su WhatsApp

Nel tessuto urbano di Genova, Albaro è stata teatro di un intervento mirato da parte della Squadra Mobile, che ha portato all’arresto di un giovane genovese di diciotto anni, sospettato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione, frutto di un’attività di osservazione e raccolta informazioni protrattasi nel tempo, si è concretizzata a seguito di ripetute segnalazioni relative a una figura che cedeva hashish ad un coetaneo.
La vigilanza mirata aveva permesso di individuare uno schema di comportamento sospetto, rivelando una potenziale attività di distribuzione su piccola scala, ma con elementi che lasciavano presagire una rete più ampia e strutturata.
La perquisizione personale, immediatamente successiva all’osservazione, ha portato al rinvenimento di somme di denaro, presumibilmente provento dell’attività illecita, e di una modesta quantità di cannabis.
L’intensificazione delle indagini, culminata in un’accurata perquisizione domiciliare, ha svelato un quadro ben più complesso.

All’interno del cassetto di un comodino, abilmente occultati, sono stati rinvenuti circa 500 grammi di cannabis, suddivisi in porzioni pre-confezionate, destinate alla successiva vendita al dettaglio.

L’ispezione dell’armadio ha permesso di recuperare la considerevole somma di 3.500 euro, presumibilmente il frutto di guadagni illeciti.
La presenza di un bilancino di precisione, strumento essenziale per la pesatura delle sostanze stupefacenti, e di materiale di confezionamento, ha ulteriormente consolidato l’ipotesi di un’attività organizzata.

Le successive analisi digitali, condotte parallelamente all’indagine fisica, hanno rivelato l’utilizzo di WhatsApp come piattaforma per coordinare gli appuntamenti e gli scambi di stupefacente con una clientela diversificata.
Questa modalità operativa, tipica delle nuove forme di criminalità, dimostra la capacità degli spacciatori di adattarsi alle tecnologie moderne per eludere i controlli e ampliare la propria area di influenza.
La Direttissima, celebrata in giornata, ha confermato la validità degli elementi a carico del giovane, con conseguente convalidamento dell’arresto.

È stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera presso le autorità giudiziarie, al fine di garantire la continuità degli accertamenti e la prevenzione di ulteriori attività illecite.
L’evento solleva interrogativi sulla vulnerabilità delle giovani generazioni all’influenza di sostanze stupefacenti e sulla necessità di rafforzare le strategie di prevenzione e contrasto a questo fenomeno sociale, con un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, famiglie e comunità educanti.

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