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sabato 25 Ottobre 2025

Allerta temporali Levanto: arretra l’allerta, ma attenzione resta alta.

L’Arpal revoca l’allerta gialla per temporali sul levante ligure alle ore 18:00 di sabato 26 luglio, pur mantenendo un’attenzione vigile sull’evoluzione del quadro meteorologico regionale.
La dinamica atmosferica in atto, caratterizzata da una persistente saccatura atlantica, continua a esercitare una notevole influenza sulla Liguria, canalizzando flussi di aria umida e instabile dal bacino del Mediterraneo occidentale.
La saccatura, con il suo movimento lento e deliberato, agisce come un motore che alimenta l’instabilità, favorendo lo sviluppo di fenomeni convettivi, specialmente nelle aree interne, con particolare concentrazione sul Levante.
La previsione odierna contempla quindi l’insorgenza di temporali localmente intensi, capaci di generare raffiche di vento localmente sostenute e precipitazioni a carattere piovoso, con la possibilità di grandine di varia dimensione, da piccola a media.
Sebbene il Levante rappresenti l’area più a rischio, non si possono escludere episodi di temporalesco anche nelle aree del Ponente ligure e nel resto della regione, sebbene con minore probabilità.
Si intravede una propensione al miglioramento serale a partire dal Ponente, mentre sul Levante potrebbero persistere residui isolati di pioggia.
Domenica 27 luglio si prospetta una giornata di tregua dalle precipitazioni più intense, con un cielo alternato a nuvole e ampie schiarite.

Tuttavia, nel corso del pomeriggio, non si escludono brevi e localizzate piogge sulle Alpi Liguri e sull’Appennino di Levante, dovute all’orografia del territorio che favorisce il sollevamento dell’aria umida.
Un cambiamento significativo è previsto a partire dalla notte di domenica, con i primi segnali di un peggioramento destinato a concretizzarsi lunedì 28 luglio.

Un sistema perturbato, potenzialmente di maggiore impatto, interesserà prevalentemente il Levante ligure, con la possibilità di temporali più organizzati e persistenti.

La valutazione precisa dell’intensità e della distribuzione spaziale di questi fenomeni sarà possibile solo attraverso l’analisi dei modelli meteorologici di prossima emissione, che forniranno informazioni più dettagliate sull’evoluzione della situazione.
Si tratta quindi di una previsione che, pur indicando un probabile deterioramento, necessita di un continuo monitoraggio e aggiornamento.

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