venerdì 12 Settembre 2025
25.4 C
Genova

Fermo amministrativo alla Carthage: controlli a tappeto e gravi criticità

Il fermo amministrativo imposto dalla Guardia Costiera alla motonave Carthage, una nave tunisina operante regolarmente sulla linea Genova-Tunisi, rappresenta un tassello significativo nel complesso sistema di controllo della sicurezza marittima europea.

Questo undicesimo provvedimento di detenzione nel corso dell’anno sottolinea la crescente attenzione e l’intensificazione delle attività di Port State Control (PSC), un meccanismo cruciale per garantire che le navi straniere che entrano nei porti europei soddisfino gli standard di sicurezza e ambientali richiesti.
La Carthage, un’imbarcazione ro-ro passeggeri di considerevole stazza (31.000 tonnellate) e datata 1998, trasportava al momento dell’ispezione un numero considerevole di passeggeri (circa 150) e veicoli, rendendo il controllo della sua conformità ancora più stringente.

L’ispezione, un’analisi estesa e approfondita prevista dalla normativa vigente per le navi ro-ro passeggeri, non si è limitata alla sola verifica documentale, ma ha coinvolto un team specializzato della Guardia Costiera in un’ispezione completa di tutte le aree a bordo: dalla plancia di comando, centro nevralgico del controllo della nave, alla sala macchine, cuore pulsante dell’impiantistica, fino agli alloggi dell’equipaggio e ai ponti esterni, luoghi di transito e di sosta dei passeggeri.
Un esercitazione antincendio, simulazione che ha valutato la prontezza e l’efficacia del personale di bordo in caso di emergenza, ha completato il quadro delle verifiche.

L’esito dell’ispezione, purtroppo, ha rivelato un quadro allarmante.

Numerose criticità, alcune di gravità innegabile, hanno portato al fermo immediato della nave, impedendone la prosecuzione del viaggio.
Le non conformità riscontrate non si sono limitate a singoli elementi, ma hanno toccato aree fondamentali per la sicurezza della navigazione: la manutenzione e il funzionamento dei sistemi di prevenzione dell’allagamento, un aspetto cruciale per la stabilità della nave e la sicurezza dei passeggeri, i sistemi di sicurezza antincendio, che costituiscono la prima linea di difesa in caso di incendio a bordo, e i sistemi di monitoraggio e controllo degli apparati in sala macchine, essenziali per il corretto funzionamento degli impianti e la prevenzione di guasti.

La situazione evidenzia una potenziale carenza nella gestione della sicurezza della nave, che va oltre la mera conformità alle normative tecniche.

Il rilascio dalla detenzione, un processo complesso e rigoroso, non sarà immediato.
La Carthage potrà riprendere la navigazione solo dopo aver sanato tutte le criticità riscontrate, superando una nuova ispezione di verifica e, in aggiunta, sottoponendosi a un audit addizionale sul sistema di gestione della compagnia armatrice, una misura richiesta dall’Amministrazione di bandiera tunisina, che ne supervisiona la conformità alle normative internazionali.
Le attività ispettive condotte dalla Guardia Costiera, come sottolineato dall’Ammiraglio Antonio Ranieri, Comandante del Porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria, sono il frutto di un percorso di formazione specializzata, a livello nazionale e internazionale, che garantisce un elevato standard di professionalità e rigore nell’applicazione delle normative.
Questo impegno costante mira a salvaguardare non solo la sicurezza della navigazione, ma anche la protezione dell’ambiente marino e il benessere a bordo delle navi, garantendo condizioni di vita dignitose per l’equipaggio e i passeggeri.
L’episodio della Carthage serve da monito sull’importanza cruciale di un approccio proattivo e continuo nella gestione della sicurezza marittima, un pilastro fondamentale per il trasporto di persone e merci attraverso i mari.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -