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lunedì 27 Ottobre 2025

Genova in Piazza: Sciopero e Protesta a Solidarietà con Gaza

La giornata genovese si è risvegliata con un atto di protesta che incrocia la sfera sindacale, l’attivismo studentesco e un profondo senso di indignazione globale.

Lo sciopero generale, indetto dai sindacati di base, si configura non solo come una contestazione lavorativa, ma come una chiara presa di posizione contro la spirale di violenza e la catastrofe umanitaria che affliggono la Striscia di Gaza, un grido di solidarietà che si aggiunge al movimento “Sumud”, la resistenza pacifica e la permanenza sulla propria terra.
L’azione ha preso avvio con il blocco strategico dei principali accessi al porto, in particolare nelle zone di via Albertazzi e San Benigno, dove una colonna di almeno sei centinaia di persone ha interrotto il flusso merci e persone, manifestando apertamente la propria opposizione alle politiche che hanno portato alla presente emergenza.
L’azione, oltre alla sua valenza simbolica, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a esercitare pressione sulle istituzioni.
Parallelamente, un’ondata di mobilitazione studentesca ha animato la città.
Dalla zona universitaria di via Balbi, un corteo ha preso vita, rapidamente ingrossato da un altro gruppo proveniente dalle scuole superiori.

A questo nucleo iniziale si sono uniti insegnanti e, in maniera particolarmente significativa, anche bambini, dimostrando un coinvolgimento trasversale che tocca tutte le generazioni.
La partecipazione dei più giovani sottolinea la percezione di un futuro compromesso e la necessità di agire concretamente.

Nonostante l’allerta meteo arancione, con la pioggia che inizialmente ha limitato la visibilità, la folla è cresciuta costantemente, superando le cinquecento unità.

Piccoli cortei, provenienti anche dai quartieri di Oregina e Sampierdarena, hanno contribuito ad alimentare la protesta, creando un’atmosfera di crescente determinazione.

Il punto di convergenza principale è stato fissato al varco portuale di via Albertazzi, dove è prevista una conferenza stampa volta a comunicare le motivazioni e le richieste dei manifestanti.
Il corteo cittadino, inizialmente programmato per la mattinata, è stato rimandato al pomeriggio, alle 14:30, con partenza dal porto di Genova e direzione centro città, al fine di permettere una maggiore partecipazione e garantire la sicurezza dei manifestanti in relazione alle condizioni meteorologiche.
L’evento si propone di essere un momento di forte visibilità, un richiamo all’urgenza di un’azione diplomatica efficace e una condanna esplicita della violenza in corso, incarnando un gesto di solidarietà e di speranza in un futuro di pace e giustizia per il popolo palestinese.
La protesta, al di là della sua natura temporanea, ambisce a lasciare un’impronta nella coscienza collettiva, stimolando un dibattito pubblico più ampio e costruttivo.

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