Un’onda di solidarietà si propaga da Genova, alimentata da un’iniziativa di portata significativa: la “Global Sumud Flotilla”, un progetto umanitario che vede la partecipazione attiva di Music for Peace e Calp, e che si concretizza con una massiccia operazione di soccorso per la popolazione di Gaza.
L’obiettivo primario è la raccolta e la spedizione di ben 40 tonnellate di beni di prima necessità, un gesto di supporto tangibile in un contesto di fragilità e incertezza.
Questa iniziativa non è semplicemente una spedizione di aiuti alimentari, ma un atto simbolico di resilienza e di impegno civile.
La “Global Sumud Flotilla” incarna il principio del “sumud”, termine arabo che esprime la determinazione a rimanere, a persistere nonostante le avversità, un valore cruciale per chi vive in condizioni di estrema difficoltà.
A testimonianza dell’importanza attribuita all’iniziativa, si sono resi disponibili a partecipare attivamente Stefano Rebora, figura di spicco di Music for Peace, e Jose Nivoi, rappresentante di Calp, portando con sé esperienza e competenza per garantire il successo della missione.
La sfida temporale è considerevole: la raccolta dei generi alimentari deve concludersi in soli cinque giorni, un ritmo serrato che richiede un’organizzazione impeccabile e una risposta immediata da parte della comunità genovese e oltre.
Il 30 agosto, le imbarcazioni, cariche di speranza e di beni essenziali, lasceranno il porto di Genova, diretti verso Gaza.
La raccolta è attualmente in corso presso la sede di Music for Peace, situata in Via Balleydier 60, a Sampierdarena, Genova.
I volontari accolgono donazioni ogni giorno dalle 9:00 alle 21:00, fino al venerdì 29 agosto.
Ogni contributo, piccolo o grande che sia, è fondamentale per raggiungere l’obiettivo e portare un sollievo concreto alla popolazione di Gaza, dimostrando che la solidarietà può superare le distanze e le difficoltà.
L’iniziativa non si limita all’aspetto materiale, ma mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla complessità della situazione umanitaria in Palestina e a promuovere un dialogo costruttivo per una soluzione pacifica e duratura.
