Il comandante della Polizia Locale, Gianluca Giurato, si difende con fermezza dalle accuse di rivelazione di segreto d’ufficio e di presunto dossieraggio nei confronti del sindaco Silvia Salis, ribadendo la sua assoluta estraneità a qualsiasi attività volta a delegittimare la politica. A dichiararlo, attraverso un comunicato diffuso dai suoi legali, Fabiana Cilio e Giorgio Franchini, i quali sottolineano l’infondatezza delle accuse e l’intento di tutelare la reputazione del loro assistito.La vicenda ruota attorno alla pubblicazione di un articolo da parte del quotidiano “La Verità” e alla successiva contestazione relativa alla trasmissione di documentazione relativa a un sinistro stradale al consigliere Gambino. I difensori argomentano che la pubblicazione giornalistica è avvenuta *precedentemente* alla presunta trasmissione dei documenti, insinuando un tentativo di creare un collegamento artificioso e lesivo per il comandante. Il termine “dossieraggio”, con la sua connotazione di raccolta occulta di informazioni a scopo denigratorio, è definito dai legali come un’etichetta profondamente ingiusta e calunniosa, in contrasto con la carriera impeccabile e l’integrità professionale che hanno sempre contraddistinto Giurato.La comunicazione dei legali non si limita a negare le accuse, ma mira a contestualizzare gli eventi, evidenziando la necessità di una valutazione obiettiva e accurata delle circostanze. Vi è una chiara intenzione di contrastare una narrazione distorta che rischia di pregiudicare la posizione del comandante e di minare la fiducia pubblica nelle istituzioni. L’auspicio espresso è che la magistratura, nell’esercizio delle sue funzioni, possa accertare la verità e ristabilire la verità dei fatti.Un ulteriore elemento di controversia è legato a una seconda inchiesta che coinvolge quindici agenti del reparto Sicurezza urbana. La notizia, secondo cui Giurato non sarebbe mai intervenuto in seguito a segnalazioni, costringendo gli agenti a denunciare l’accaduto alla Procura, viene categoricamente smentita. Al contrario, il comandante avrebbe attivato un’indagine interna, ascoltato le parti coinvolte e, a novembre 2024, ha depositato una comunicazione di notizia di reato presso la Procura. Questa azione dimostra un impegno nel garantire che le responsabilità fossero accertate e che la delicatezza della questione, unitamente alla necessità di preservare la riservatezza dell’inchiesta, richiedessero l’assegnazione delle indagini a un’altra forza di polizia. La decisione, quindi, non sarebbe stata un’omissione, bensì un atto volto a garantire l’imparzialità e l’efficacia delle indagini stesse. La scelta di delegare ad un’altra forza di polizia, inoltre, potrebbe essere interpretata come una mossa strategica per evitare qualsiasi sospetto di conflitto di interessi e per assicurare una gestione imparziale della questione.
Giurato risponde alle accuse: Innocente, vittima di una montatura
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