L’insediamento di Matteo Paroli alla guida dell’Autorità Portuale di Savona e Vado Ligure, con competenze sul Mar Ligure Occidentale, segna l’inizio di una fase cruciale per il porto di Genova e per l’intera filiera logistico-industriale ligure. Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, auspicando un’immediata ripresa e una profonda revisione operativa dell’ente, ha sottolineato come l’Autorità Portuale esca da un periodo di notevole difficoltà, culminato in una gestione complessa e in una necessità impellente di rinnovamento.L’approvazione, prevista nelle prossime settimane da parte della commissione parlamentare alla Camera (dopo il voto positivo già espresso dal Senato), garantirà a Paroli la piena legittimazione come Presidente, assicurando così un orizzonte di stabilità strategica essenziale per il futuro del porto. Questa stabilità è imprescindibile per la definizione e l’implementazione del nuovo Piano Regolatore Portuale, un documento di pianificazione che dovrà bilanciare con precisione le priorità di interesse nazionale, favorendo una diversificazione dei traffici e promuovendo la resilienza del sistema portuale. L’obiettivo è superare un modello di sviluppo focalizzato su specifiche merci, per abbracciare una visione più ampia e capace di rispondere alle mutevoli dinamiche del mercato globale.Il nuovo Piano Regolatore non si limiterà a ridefinire le infrastrutture e le aree di sosta, ma dovrà anche incorporare principi di sostenibilità ambientale e di innovazione tecnologica, con un’attenzione particolare alla digitalizzazione dei processi e alla promozione della logistica intermodale. La transizione verso un porto più “intelligente” e connesso sarà fondamentale per migliorare l’efficienza, ridurre l’impatto ambientale e attrarre nuovi investimenti.Parallelamente, l’attenzione del governo rimane focalizzata sulle problematiche legate alla siderurgia, con particolare riferimento alle aree industriali genovesi. L’annuncio di un possibile polo dell’acciaio per il Nord Italia rappresenta un’opportunità di rilancio per il settore, ma anche una sfida complessa che richiederà un’attenta pianificazione e una collaborazione efficace tra i diversi attori coinvolti. La creazione di un polo integrato, capace di aggregare competenze, risorse e infrastrutture, potrebbe favorire la competitività dell’industria siderurgica italiana e generare nuove opportunità di sviluppo per il territorio ligure. La questione dell’eredità industriale dell’Ilva, con le sue implicazioni ambientali, sociali ed economiche, rimane pertanto un nodo cruciale da affrontare con urgenza e responsabilità.
Nuovo Presidente all’Autorità Portuale: Rinnovamento e Sviluppo per il Porto di Savona.
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