Genesi e Dialogo: Berio a Genova, un Centenario tra Virtuosismo e Teatro MusicaleLa città di Genova si appresta a celebrare il centenario di Luciano Berio, figura cardine del panorama musicale del XX e XXI secolo, con un ciclo di eventi che si configura come un vero e proprio omaggio poliedrico.
La Giovine Orchestra Genovese, in sinergia con l’amministrazione comunale, ha ideato una due giorni intensa, un percorso sonoro che intende esplorare le profondità innovative del pensiero berianesimo.
Il fulcro dell’iniziativa è la performance integrale delle quattordici *Sequenze*, un corpus di opere che costituisce una vera e propria pietra miliare nella storia della musica contemporanea.
Composte in un arco temporale che si estende dal 1958 al 2002, poco prima della scomparsa del maestro, le *Sequenze* rappresentano un’indagine profonda e spesso radicale delle possibilità espressive di singoli strumenti.
Berio, in questa impresa compositiva, non si limita a sfruttare le potenzialità tecniche dello strumento, ma le spinge oltre i confini convenzionali, creando un dialogo complesso tra l’interprete e la macchina musicale.
Come egli stesso affermava, le *Sequenze* sono un “teatro di gesti vocali e strumentali”, un palcoscenico dove il virtuosismo si trasforma in ricerca, in esplorazione delle fragilità e delle potenzialità dell’essere umano.
L’omaggio a Berio non si esaurisce nella mera esecuzione delle *Sequenze*.
Per arricchire ulteriormente l’esperienza, è stato commissionato a quattordici compositori contemporanei un ciclo di *Capricci*, opere che riprendono l’eredità di Niccolò Paganini, altro genio legato al nome di Berio da un comune spirito di ricerca e da una teatralità intrinseca alla musica.
Il confronto tra i due compositori rivela un terreno fertile di ispirazione: entrambi hanno saputo coniugare virtuosismo tecnico e innovazione estetica, creando opere che sfidano le convenzioni e coinvolgono emotivamente l’ascoltatore.
Il programma è strutturato in sei concerti, distribuiti tra Palazzo Ducale e Sala delle Donne, con orari diversificati per favorire la fruizione.
Un’introduzione teorica, a cura di Roberto Iovino, Nicole Olivieri e Marco Lombardi, offrirà spunti di riflessione sul virtuosismo, la teatralità e il rapporto tra voce e strumento nel pensiero di Berio.
Il dettaglio dei concerti:* Venerdì: Roberto Fabbriciani (flauto), Valerio Lisci (arpa), Laura Catrani (voce), Maria Grazia Bellocchio (pianoforte) e Corrado Colliard (trombone), Fabio Bagnoli (oboe), Ivano Battiston (fisarmonica), Ettore Pagano (violoncello).
* Sabato: Daniele Valabrega (viola), Alexander Goldberg (violino), Diego Chenna (fagotto), Marco Ignoti (clarinetto), Antonio Faillaci (tromba), Giuseppe Mennuti (chitarra).
Questo ciclo di concerti non è solo un tributo a un grande compositore, ma anche un’opportunità per riflettere sulla natura della musica, sul rapporto tra l’artista e lo strumento, e sulla capacità della musica di esprimere le complessità dell’esperienza umana.
È un invito ad ascoltare, a comprendere e a lasciarsi trasportare dalla forza innovativa del pensiero berianesimo.