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lunedì 3 Novembre 2025

Crociere Green: La Sfida delle Infrastrutture Portuali

L’industria crocieristica sta affrontando una trasformazione profonda e impegnativa, guidata da un crescente imperativo ambientale e da una maggiore consapevolezza della sua impronta ecologica.
Le compagnie stanno investendo risorse considerevoli in un ventaglio di soluzioni innovative, non solo per ridurre le emissioni in mare, ma anche per minimizzare l’impatto ambientale durante le soste portuali.

Un elemento cruciale di questa transizione è rappresentato dalla tecnologia “cold ironing” o “shore power”, che consente alle navi di disconnettersi dai propri motori ausiliari, spesso alimentati da combustibili pesanti, e di attingere all’energia elettrica fornita dalla rete terrestre.
Nikos Mertzanidis, direttore esecutivo di CLIA (Cruise Lines International Association) per l’Europa, ha sottolineato durante l’Italian Cruise Day a Catania che già il 60% delle navi in servizio è equipaggiata con questa tecnologia, un dato in costante crescita.
Questa percentuale testimonia un impegno concreto da parte delle compagnie crocieristiche nell’adozione di pratiche più sostenibili.

Tuttavia, l’efficacia di questa soluzione dipende da un elemento fondamentale: la disponibilità di infrastrutture “shore power” adeguate nei porti di scalo.

La sfida, al momento, è considerevole.
A livello globale, solo una piccolissima percentuale di porti, pari al 3%, è attualmente predisposta a fornire questa forma di alimentazione alternativa.
La situazione italiana è ancora più critica: nessuna infrastruttura di questo tipo è operativa.
Questo divario infrastrutturale pone un freno all’ulteriore sviluppo di pratiche crocieristiche più rispettose dell’ambiente.
L’evoluzione delle navi, infatti, richiede un parallelo aggiornamento delle infrastrutture portuali e delle destinazioni turistiche.

Sebbene si registrino progressi incoraggianti in alcuni porti italiani, con iniziative volte a testare e implementare la tecnologia, la piena operatività della “shore power” in tutta la nazione rimane un obiettivo da perseguire con determinazione.

Il futuro del settore crocieristico dipenderà dalla capacità di creare un ecosistema integrato, in cui navi moderne e porti sostenibili collaborino per ridurre l’impatto ambientale e garantire un turismo marittimo responsabile.
La transizione non è solo tecnologica, ma anche culturale ed economica, richiedendo un impegno condiviso da parte di compagnie, autorità portuali e governi.

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