Nel processo creativo, cerco di instaurare un dialogo con la materia, assecondandone le esigenze e le trasformazioni. L’artista che si riflette nello specchio della propria opera non può più essere lo stesso che l’ha creata. Ogni scultura nasce come un gesto spontaneo, una risposta istintiva ai segni e alle pressioni della materia. In questo modo, mi sento libero di esplorare nuovi territori e di lasciare che la creatività si esprima in maniera spontanea.La mia è una ricerca continua, un percorso umile e quotidiano, sempre alla ricerca di nuove forme di espressione e di comunicazione. Sento il bisogno di liberare l’artista interiore da tutta la costrizione impostagli dalla società e dalla famiglia. Credo che l’opera d’arte debba essere una confessione, un sussurro del cuore che non richiede giustificazioni o ragionamenti logici.La mostra “Nelle tue mani” è il risultato di questo percorso, un itinerario di sculture e installazioni che parlano del dialogo con la materia e dell’esigenza di libertà e autenticità. Le figure umane in bronzo e marmo semisommerse nei muri-prigione sono la cifra di fascino della mia ricerca, una rappresentazione concreta delle costrizioni che ci circondano e da cui ci sentiamo imprigionati.Il mio linguaggio artistico è quello del gesto spontaneo, dell’intuizione creativa. Credo che l’emozione o il messaggio debbano arrivare senza troppi filtri mentali, direttamente dal cuore all’anima. Sono le mie confessioni, i miei sfoghi e le mie meditazioni sincere e genuine.Sento che la mia arte può toccare corde comuni, parlare di sentimenti universali come il sentirsi imprigionati, la costrizione, il voler lottare contro le aspettative della società o della famiglia. In questo modo, spero di creare un ponte tra l’artista e lo spettatore, un legame profondo che supera le barriere del linguaggio e dell’espressione.La mostra “Nelle tue mani” è anche un omaggio all’arte contemporanea, alla Scuola Romana e ai grandi maestri di questo secolo. E’ un riconoscimento della mia appartenenza a questa tradizione, ma anche una celebrazione del dialogo che si instaura tra l’artista, la materia e lo spettatore.Il mio percorso artistico non è mai stato condizionato dalle richieste di un mercato o da commissione. Ho sempre cercato di mantenere la mia libertà creativa, di lasciare che le mie opere nascessero da una mia esigenza personale e non da una necessità commerciale.La mostra “Nelle tue mani” è il risultato di questo percorso, un itinerario di sculture e installazioni che parlano del dialogo con la materia e dell’esigenza di libertà e autenticità. Spero che possa essere un’esperienza emotiva e intellettuale per lo spettatore, una occasione per riflettere sulla propria condizione umana e sull’impatto della società e della famiglia sui nostri comportamenti e sulle nostre scelte.La mia arte è il riflesso delle mie paure, dei miei desideri e delle mie speranze. Sento che possa essere un ponte tra me e gli altri, una struttura di comunicazione che ci consente di esprimere le nostre emozioni e i nostri pensieri senza doverli giustificare o spiegare.La mostra “Nelle tue mani” è il risultato di questo percorso, un itinerario di sculture e installazioni che parlano del dialogo con la materia e dell’esigenza di libertà e autenticità. Spero che possa essere un’esperienza emotiva e intellettuale per lo spettatore, una occasione per riflettere sulla propria condizione umana e sull’impatto della società e della famiglia sui nostri comportamenti e sulle nostre scelte.
Il mio linguaggio artistico: un dialogo con la materia tra libertà e autenticità.
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