10 gennaio 2025 – 20:45
Il Museo di Scienze di Torino, che un anno fa ha riaperto i battenti dopo l’incendio del 2013, festeggia ora il suo primo record straordinario: ben 190 mila visitatori hanno varcato le sue porte, tra cui 10 mila partecipanti agli eventi e 25 mila studenti. Questo risultato supera di gran lunga le previsioni iniziali, considerando che lo staff aveva ipotizzato solo 80 mila tagliandi da stampare per la stagione della rinascita, basandosi su una media di 100 mila ingressi prima della chiusura forzata. La sede storica del museo, situata in via Giolitti e custode della storia della scienza piemontese dal Settecento a oggi, sembra destinata a diventare il polo museale scientifico più prestigioso d’Italia secondo le parole del presidente della Regione Alberto Cirio e dell’assessora alla Cultura Marina Chiarelli.Le prospettive future sono altrettanto ambiziose: nel 2026 è prevista la riapertura della biblioteca, mentre nel 2027 si punterà alla riqualificazione del piano interrato e dei cortili con un investimento stimato intorno ai 5 milioni di euro provenienti dai fondi Fsc. Parallelamente, il museo sta già avviando nuove collaborazioni al di fuori dei suoi confini fisici grazie al partenariato con il Salgari Campus a corso Chieri.Il Direttore Marco Fino si mostra sorpreso dall’enorme afflusso di pubblico registrato nei primi mesi dall’apertura: circa 25 mila visitatori al mese hanno affollato gli spazi espositivi. L’affetto dei torinesi per questa istituzione è palpabile e le collezioni esposte sono oggetto di grande ammirazione. Molti visitatori conservano ricordi legati alle loro visite da bambini e l’attesa per la riapertura era altissima. Gli eventi organizzati, sia a carattere scientifico che culturale con la partecipazione di scrittori, studenti e accademici, hanno riscosso grande successo.Attualmente il museo dispone di una superficie totale di 22 mila metri quadri, di cui solo 2 mila sono aperti al pubblico. Tuttavia, entro il 2026 si prevede un ampliamento fino a raggiungere i 4 mila metri quadrati disponibili. Con l’intervento programmato per il seminterrato nel 2027 si arriverà a coprire una superficie complessiva di 8 mila metri quadri e con l’ulteriore sviluppo del secondo piano nel 2029 si giungerà a quota 10 mila metri quadri fruibili. L’obiettivo finale è quello di completare il restauro dell’intera sede entro il 2030 per offrire ai visitatori un’esperienza museale completa e coinvolgente in tutti gli spazi disponibili.