29 gennaio 2025 – 17:45
Il noto neurochirurgo, dopo aver dedicato una decina di anni al lavoro presso l’ospedale Santa Croce, ha ora diversi studi privati distribuiti tra le città di Torino e Cuneo. Tuttavia, la sua reputazione è stata offuscata dall’accusa di abusi sessuali nei confronti di una paziente, che lo ha portato davanti al tribunale di Cuneo. La giovane donna ha presentato denuncia in seguito a un episodio avvenuto durante una visita medica nel 2021 per dolori alla schiena e al bacino: durante la consultazione privata, il neurochirurgo avrebbe compiuto gesti inappropriati, palpandola intimamente e addirittura introducendole un dito nella vagina.Il processo giudiziario, presieduto dal giudice Marco Toscano, si concentra sull’analisi della necessità di tali manovre per diagnosticare la condizione della paziente, la quale ha vissuto questa esperienza con profondo disagio. Durante l’udienza odierna, la pubblico ministero Alessia Rosati ha presentato come testimone un’altra donna che aveva subìto un trattamento simile nel 2010 presso lo stesso ospedale: anch’essa aveva raccontato di essere stata oggetto di molestie da parte del medico.La testimonianza della seconda vittima includeva episodi inquietanti di invadenza da parte del professionista anche al di fuori dell’ambito medico: messaggi ambigui con contenuti sessuali, consegna a domicilio di documenti ospedalieri e persino tentativi fisici indesiderati. Questa donna ha riferito che il neurochirurgo le aveva proposto esami non necessari e si era reso protagonista di comportamenti inappropriati durante una visita privata nel suo studio.Dopo aver reagito con fermezza alle avances del medico, minacciando azioni legali per stalking, la testimone ha dichiarato che i rapporti si sono raffreddati mantenendo comunque un certo livello di educazione. Il prosieguo del processo prevede l’audizione di ulteriori testimoni il prossimo 19 marzo per fare piena luce su queste gravi accuse e garantire giustizia alle vittime dei presunti abusi commessi dal neurochirurgo.