Il progresso della medicina ha aperto la strada alla donazione volontaria post mortem a fini terapeutici, un gesto di altruismo che si traduce in un intervento salvavita e che incarna il principio di solidarietà sociale sancito dalla Costituzione. Questa visione è stata espressa dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, durante il suo intervento all’Assemblea elettiva dell’Aido a Roma. In Italia, la pratica della donazione sta vivendo un periodo di crescita senza precedenti, come dimostrano i dati più recenti. Nel 2023, la Rete nazionale trapianti ha registrato risultati eccezionali, posizionando il nostro Paese al secondo posto in Europa per numero di donatori. La elevata sopravvivenza dei pazienti a lungo termine testimonia l’eccellenza del sistema italiano, che rappresenta un modello virtuoso nel campo della sanità e beneficia migliaia di individui ogni anno.Questi successi sono frutto dell’azione congiunta di diversi attori: dal Ministero della Salute alle Aziende Ospedaliere, dai professionisti ai volontari. Un ringraziamento speciale va alle Associazioni come l’Aido che contribuiscono attivamente allo sviluppo di un sistema sanitario efficiente, trasparente, gratuito ed equo attraverso un dialogo costruttivo. In un contesto normativo che tutela con fermezza la volontà dei donatori, l’impegno encomiabile delle associazioni è cruciale per sensibilizzare i cittadini e aumentare il numero di dichiarazioni favorevoli alla donazione.L’Assemblea elettiva in corso rappresenta una tappa fondamentale in questo percorso verso sfide sanitarie sempre più ambiziose, con l’obiettivo primario di proteggere la vita umana in tutte le sue sfaccettature.
Il progresso della medicina e la crescita della donazione post mortem in Italia: un gesto di altruismo che salva vite.
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