Ingestione di pile a bottone: aumentano i casi tra i bambini, attenzione dei genitori indispensabile

Un nuovo caso di ingestione accidentale di una pila a bottone è stato registrato, il quarto in soli due mesi, coinvolgendo una bambina di un anno e 11 mesi che è stata portata al Meyer lo scorso martedì. Fortunatamente, gli esami clinici hanno confermato che l’oggetto estraneo era rimasto nello stomaco, una posizione considerata non pericolosa. Dopo due giorni, la piccola ha espulso naturalmente la pila e ha potuto essere dimessa in buone condizioni.Recentemente, un’altra bambina di un anno è stata in grave pericolo di vita a causa dell’ingestione di una pila a bottone e solo grazie alla collaborazione tra i medici dell’Aou Meyer Irccs e dell’Ospedale del Cuore di Massa è riuscita a essere salvata. È stato necessario un intervento chirurgico d’urgenza e un ricovero nella terapia intensiva della rianimazione presso l’ospedale Massese. Purtroppo, lo scorso novembre si è verificato un decesso causato dall’ingestione di una pila da parte di una bambina, mentre fortunatamente un altro bimbo è stato salvato.Il personale medico del Meyer ribadisce l’importanza della vigilanza dei genitori: “Gli incidenti legati all’ingestione delle pile stanno aumentando in modo preoccupante. È fondamentale prestare massima attenzione: le pile rappresentano oggetti estremamente pericolosi per i bambini”. Le pile possono causare danni elettrici, meccanici e chimici se restano bloccate nell’esofago. Nella stretta cavità dell’esofago, l’anodo e il catodo delle pile possono attivarsi rapidamente causando lesioni gravi alle mucose delle pareti con possibili ulcerazioni estese. Inoltre, c’è il rischio di perdita di acido con conseguenze ancora più dannose per la salute dei bambini.

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