29 gennaio 2025 – 19:45
Claudiana Roffino, insegnante di lettere classiche, è una sostenitrice appassionata del parto in anonimato, poiché lei stessa è nata da una madre che ha fatto questa scelta. A soli 25 anni ha iniziato a dedicarsi alla ricerca su questo argomento, spinta dal desiderio di far conoscere e promuovere questa pratica. Per lei, difendere il diritto alla scelta della madre che decide di non riconoscere il proprio figlio è un impegno che porterà avanti con determinazione.Roffino racconta la sua personale esperienza di adozione e l’importanza fondamentale del parto in anonimato nella vita di chi come lei è stato adottato. Grazie all’amore e alle cure dei suoi genitori adottivi, ha potuto superare l’assenza delle cure e degli abbracci materni nei primi mesi della sua vita. Fin da piccola le è stata comunicata la verità sulla sua origine adottiva, cosa che le ha permesso di affrontare con consapevolezza la propria identità.La docente critica aspramente la mancanza di informazioni diffuse sul parto in anonimato nelle scuole e l’ostilità sociale nei confronti delle donne che scelgono questa via. Ritiene che sia necessario un cambiamento culturale profondo riguardo alla maternità e all’adozione, per eliminare i pregiudizi e offrire supporto alle madri che si trovano in situazioni complesse.Inoltre, Roffino si batte contro l’utilizzo delle culle termiche per neonati abbandonati, considerandolo una pratica antiquata e disumana. Sostiene invece l’importanza di garantire alle madri che decidono di non riconoscere i propri figli un sostegno adeguato per evitare situazioni drammatiche.In conclusione, Claudiana Roffino rappresenta una voce autorevole nel dibattito sul parto in anonimato e sull’adozione, portando avanti con passione la sua battaglia per il rispetto dei diritti delle madri e dei bambini coinvolti in queste delicate situazioni.
